Il cane ha paura della macchina: come farlo salire

Può sembrare scontato a molte persone, ma in alcuni casi il cane non ne vuole proprio sapere di salire in macchina, e ancora di più andare da qualche parte su questo aggeggio infernale che si muove.

Questo accade molto spesso nel caso in cui il cane non conosca l’automobile o la detesti, e le ragioni possono essere le più diverse: cani appena usciti dal canile (dopo una vita chiusi dentro un box), brutte esperienze da cuccioli in auto, o semplicemente perchè il proprietario non ha mai usato l’auto con il cane avendo tutto il necessario a due passi da casa.

I motivi possono essere tantissimi e ricercarne la causa può essere utile per affrontare il problema. Tra l’altro, metterlo in macchina può essere molto importante in caso di emergenza, a prescindere dal fatto che poi la utilizzeremo o meno quotidianamente. Vediamo come procedere per non combinare danni.

Abituarlo gradualmente all’abitacolo

Il primo scoglio può essere proprio quello di convincerlo a salire. Dato che non dobbiamo mai forzare il cane a salire in macchina sarebbe meglio che ci mettessimo in uno spazio chiuso privato, e lasciassimo il cane libero di andare dove vuole. Apriamo tutte le portiere, per dargli l’idea di non essere “incastrato” a vita in quel posto orribile, e usando dei bocconi prelibati invitiamolo anche solo ad avvicinarsi all’auto.

Se il “trauma” con l’auto è piuttosto radicato potrebbe non volersi nemmeno avvicinare. In questo caso partiamo da più lontano, e iniziamo a premiare il fatto che si sia avvicinato, ad esempio, a 2 metri. Facciamo una sorta di pista di bocconcini che porta all’auto, con l’ultimo boccone poggiato quasi dentro l’abitacolo.

E’ di fondamentale importanza in questa fase non tentare mai di prenderlo per il collare o la pettorina per impedirgli di allontanarsi. Se si sentisse costretto a fare qualcosa potremmo rovinare tutto in pochi minuti. Ci vorrà molta pazienza, mettetevi l’anima in pace.

Se riuscissimo a farlo salire bisogna premiarlo tantissimo. Per lui è uno grosso passo, e il cibo lo aiuta a fissare nella mente questa esperienza positiva. Può capitare (anzi capiterà) che una volta finita la razione il cane scenda dall’auto e vada via. Non fermiamolo e lasciamolo allontanare quando vuole: tornerà.

A questo punto smettiamo di premiare a 2 metri di distanza, ma solo se si avvicina molto all’abitacolo o ancora meglio se salta dentro.

Chiudere le portiere

Il passo successivo può essere abbastanza ostico. Un conto è entrare in un posto dove ci sono più uscite e nessun rischio, un altro restare chiusi in 1-2 mq senza la certezza (dal suo punto di vista) di poterne uscire vivo. Continuiamo a premiare il cane per essere rimasto dentro l’abitacolo e non forziamolo a rimanerci.

Iniziamo a chiudere molto lentamente le portiere o il bagagliaio osservando attentamente il cane. In questa fase è utile se qualcuno chiude le portiere e voi entrate insieme al cane in auto. Al primo segno di panico, aprite tutto e permettetegli di scendere: non è ancora pronto.

 

Ci vuole molta pazienza e coerenza nel fare questi passaggi. Quello che per noi è assolutamente scontato, per lui è una novità assoluta. Non stiamo parlando di cuccioli, ma di cani adulti mai entrati in macchina fino a quel momento. Può volerci anche qualche giorno, o per i più timorosi qualche settimana.

Mettere in moto l’automobile e (poi) partire

Il passo successivo è accendere il motore dell’auto. Girata la chiave (o premuto il bottone per i più moderni), potreste vedere un’altra volta il panico nei suoi occhi. E’ normale, il rumore e le vibrazioni sono difficili da digerire in un primo momento.

Restate li fermi immobili, non azzardatevi a ingranare la marcia e partire. Dategli tutto il tempo per ambientarsi ai nuovi rumori. Può essere utile in questo momento spegnere e riaccendere l’auto più volte, avendo cura di premiarlo ogni volta che la sua reazione non sia da panico vero e proprio. Osserviamolo attentamente e cerchiamo di ricompensare solo i momenti di “tranquillità”.

A parte il fatto che un cane in panico non ne vorrà sapere di mangiare alcunché, ma se fosse molto goloso e premiassimo nel momento sbagliato, rischiamo di rinforzare il sentimento di paura. Fate attenzione, ci vuole tempismo e precisione.

Se il cane è tranquillo, e non mostra segni di sofferenza, possiamo provare a fare un giretto del quartiere. Bastano 1-2 minuti, non di più. Torniamo a casa e l’esperimento (per oggi) è finito. Ripetere la sessione nei giorni successivi lasciando qualche giorno di “riposo”. So che verrebbe da pensare “ma come fa a essersi stancato? Non abbiamo fatto niente”. Non bisogna sottovalutare la stanchezza mentale del cane. quello che per noi è naturale, o che è naturale per tanti altri cani, per lui è un’esperienza del tutto nuova, e l’adattamento richiede un sforzo notevole da parte sua.

Per raggiungere questo obiettivo, come dicevamo prima, potrebbero volerci giorni o settimane. Non disperate, si convincerà prima o poi. La cosa importante è la gradualità. Non chiediamogli troppo nello stesso giorno. Se notiamo segni di stress o di insofferenza, interrompiamo la sessione e ricominciamo da capo il giorno dopo.


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