Per far tornare un cane non bisogna corrergli dietro

Non ci stanchiamo di dirlo, eppure in molti commettono ancora questo errore piuttosto banale. Cerchiamo di spiegare ancora una volta i motivi che stanno alla base di questo “trucco”, e speriamo di raggiungere il maggior numero possibile di persone per evitare che ripetano l’errore.

Il cane non torna

L’obiettivo principale per chiunque abbia deciso di vivere con un cane, credo sia quello di essere un punto di riferimento assoluto. Non importa che si chiami leader, capobranco o in altro modo. Dobbiamo essere, in ogni momento , un punto di riferimento per lui.

Quando il cane è libero, in un area cani o in aperta campagna ad esempio, è di vitale importanza che torni quando richiamato. Il lavoro è lungo in alcuni casi e ci vuole pazienza, ma insegnare il richiamo è uno di quei comandi salvavita che non possiamo permetterci di ignorare.

Nel caso in cui un cane prenda la fuga e decida di andare per conto suo per una direzione, se sente il suo umano di riferimento corrergli dietro penserà di stare andando verso la giusta direzione. I casi sono due in realtà:

  • gli gridiamo contro piuttosto arrabbiati
  • camminiamo in silenzio sperando di raggiungerlo

Entrambe queste alternative sono impraticabili e difficilmente si riuscirà ad acciuffare il cane. L’errore di fondo è camminare nella sua direzione. Nel primo caso, oltretutto, gridando frasi irripetibili ci mostreremo arrabbiati, e non gli daremo alcuna voglia di tornare al nostro fianco. Nel secondo caso dal suo punto di vista sarà tutto ok: “il mio umano mi segue.. è tutto ok.”

Come fare

Fermatevi, andate nella direzione opposta e richiamatelo con tono invitante. Accovacciatevi se necessario

Poco importa che dietro di voi ci sia un muro. Giratevi ugualmente e puntate i piedi nella direzione opposta a quella del cane. A quel punto gli verrà il dubbio di aver preso una direzione sbagliata, o che abbiate trovato qualcosa di interessante da un’altra parte e verrà da voi.

Importante: un tipico e grossolano errore che si commette in questi casi è picchiare o solo rimproverare il cane una volta che abbiamo agganciato il guinzaglio. MAI farlo. Se ci mettessimo per un attimo dal punto di vista del cane ci accorgeremmo dell’assurdità della cosa: “io sono tornato… perché sei arrabbiata? Che vuol dire “non sei tornato subito”? La prossima volta non torno più… ecco.”

In alternativa, anche se lo avete richiamato senza successo per 10 minuti, riempitelo di complimenti per essere venuto e se avete qualcosa di prelibato dategli un premio.  Il cane assocerà in questo modo il ritorno ad una esperienza piacevole che ripeterà volentieri.

 


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