Quello della tigna è un problema abbastanza diffuso e molto seccante: si tratta infatti di una malattia trasmissibile dal cane all’uomo, che provoca grossi fastidi sia all’animale che all’umano.
In questo post ti spieghiamo di cosa si tratta, come riconoscere subito i sintomi e come curarla, facendo attenzione a non rimanere contagiati.
Micosi nel cane: cos’è e come avviene il contagio
La tigna, detta anche micosi (o dermatofitosi) è un infestazione cutanea da funghi che si localizzano a livello di bulbo pilifero.
Colpisce indifferentemente sia cani che gatti, può essere trasmesse anche all’uomo (è una zoonosi) ed il contagio avviene per contatto diretto o tramite oggetti.
Questa malattia è provocata da funghi, che vengono chiamati dermatofiti e attaccano soprattutto le parti cheratinizzate del corpo dell’animale (unghie e peli).
Nell’uomo il rischio del contagio è più elevato per quelle persone che, anche a causa dello stress, presentano carenze vitaminiche e un calo delle difese immunitarie.
Sintomi
La tigna è piuttosto facile da riconoscere. Fra i sintomi principali abbiamo infatti forte prurito e aree alopeciche, cioè prive di pelo. Le lesioni tipiche da tigna hanno delle forme tondeggianti, e sono quindi facilmente riconoscibili rispetto ad altre lesioni.
Frequentemente queste lesioni sono accompagnate anche da desquamazione della pelle, e hanno la tendenza a crescere in modo regolare se non curate. Le aree più colpite sono soprattutto le zampe, il collo, il dorso, le natiche e il muso.
Grattarsi e leccarsi ripetutamente nella stessa zona non fa altro che peggiorare la micosi nel cane. E’ importante quindi recarsi subito dal veterinario per iniziare subito una terapia.
Diagnosi e cura
Per prima cosa il veterinario provvederà ad effettuare un esame al microscopio di un ciuffo di peli prelevati nelle zone interessate: esame con la lampada di Wood o esame colturale.
Se dovesse risultare positivo verrà prescritta una terapia topica o sistemica, spesso associate tra loro a seconda della gravità del problema.
Vengono usate spesso delle pomate a base di clorexidina o ketoconazolo nella zona colpita dall’infezione per evitare che la lesione si estenda ad altre parti del corpo o che si allarghi.
Esistono anche alcuni rimedi naturali, che possono rivelarsi molto efficaci soprattutto se utilizzati in concomitanza a una terapia farmacologica.
L’olio di melaleuca (Tea Tree Oil), ad esempio, ha un effetto antibatterico, antivirale e appunto antifungino.
In alternativa ottimi risultati sono stati ottenuti con l’estratto dei semi di pompelmo. Consultate comunque un veterinario per associare eventualmente questi rimedi naturali a una terapia farmacologica.
Se avete più di un animale in casa sarebbe opportuno tenerli in ambienti separati. Questa infezione da funghi è infatti trasmissibile dal cane ai suoi simili, al gatto, ma come ricordavamo prima, anche all’uomo.