Agira, rimborso Tari se adotti da un canile

Il piccolo comune di Agira, con circa 8000 abitanti, si trova in sicilia e più precisamente in provincia di Enna. Recentemente, il sindaco Maria Greco ha lanciato un bella iniziativa per migliorare le condizioni di vita dei randagi e limitare le spese a carico della collettività. Non siamo sicuri però che si otterranno i risultati sperati, ma siamo ottimisti. Vediamo perchè.

Sgravi sulla Tari se adotti un cane

L’iniziativa è lodevole, senza alcun dubbio. Gli incentivi vengono attribuiti in questo modo:

  • 400 euro per un cane di taglia piccola
  • 450 euro taglia media
  • 500 euro taglia grande

I requisiti per poter beneficiare dello sconto sono i seguenti:

  1. Essere maggiorenni
  2. Titolari del tributo TARI
  3. Garanzia di adeguato trattamento
  4. Non avere condanne penali per maltrattamento

L’adottante potrà ricevere delle visite di controllo da parte della Polizia municipale per verificare che il cane sia effettivamente mantenuto in buone condizioni. In caso contrario l’adozione verrà revocata e verranno addebitate le spese per il mantenimento presso una struttura adeguata fino a nuova adozione.

Nel caso in cui si accerti che il cane viveva in condizioni di degrado, l’adottante sarà denunciato per maltrattamento di animali.

Considerazioni

Leggendo questa notizia ho subito pensato a quanta gente avrebbe adottato un cane solo per non pagare la tassa sui rifiuti. Adozioni superficiali, senza le giuste motivazioni e senza farsi due conti su quanto costa mantenere un cane. Adozioni spinte da un pretesto economico senza considerare che un cane, trattato bene, può arrivare a costare MINIMO 700 euro l’anno, cifra ben più alta del contributo Tari di 500 euro. Adozioni che termineranno in nuovi abbandoni.

Poi però leggendo il pdf di presentazione dell’iniziativa, direttamente dal sito del comune di Agira, mi sono parzialmente ricreduto. Il documento è scritto bene, le condizioni sono chiare, e almeno in teoria dovrebbe scoraggiare i “furbetti“.

Vengono considerate anche le ipotesi più assurde come “nascita di bambini” o “allergie“. Col beneficio del dubbio, riconosciamo che il comune di Agira non possa pensare che queste siano giuste cause di abbandono, ma averle considerate dimostra una conoscenza del mondo dei canili e delle adozioni. Queste due sono infatti fra le “scuse” più diffuse quando gente senza scrupoli va a “depositare” il proprio cane in canile.

In questi casi, l’adottante dovrà infatti trovare una nuova (e idonea) sistemazione per il cane, e comunicare all’ufficio preposto il nominativo del nuovo adottante, in modo che possano essere effettuate le verifiche del caso.

Speriamo bene

Le premesse sono buone, senza dubbio. L’iniziativa potrebbe effettivamente incentivare parecchio il numero di adozioni in canile, e se dovesse funzionare sarebbe opportuno che venisse copiata da tutti i comuni italiani.

Nonostante ciò, restano alcuni dubbi:

  • Verranno effettuati i controlli?
  • Con che metro di giudizio si stabilirà se le condizioni di vita sono buone?
  • Il criterio della fedina penale pulita non è un po’ poco?
  • Gli adottanti si rendono conto che spenderanno infinitamente di più per mantenere il cane?

Vogliamo essere ottimisti oggi, e crediamo in questa iniziativa. Torneremo a parlarne fra qualche mese e vi faremo sapere quali sono i risultati ottenuti.


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