Cosa rischia chi non raccoglie i bisogni del proprio cane?

Oggi affrontiamo l’argomento deiezioni dei cani, o bisogni, o cacche che dir si voglia. Le nostre città sono piene di rifiuti di questo tipo, colpa molto spesso di proprietari incivili che non raccolgono MAI. Ma cosa rischia effettivamente chi non lo fa?

Cosa dice la legge

Quasi niente. La materia non è regolamentata a livello nazionale, e ciò implica che le disposizioni al riguardo sono responsabilità delle regioni o dei singoli comuni italiani. Nella realtà quindi la maggior parte dei comuni ha emanato delle ordinanze che prevedono delle sanzioni di un importo variabile per chi incivilmente lascia la cacca del proprio cane per strada.

L’importo delle multe va dunque dai 50€ di Pescara, ai 100€ di Sassari, fino ad arrivare ai 154,94€ di Ischia. A Bari qualche mese fa, ha suscitato scalpore la proposta di punire con una multa di 300€ chi non raccoglie le deiezioni del proprio cane.

Cosa accade nella realtà

A fronte di disposizioni legislative a volte lacunose, la realtà dei fatti è forse ancora più deprimente. Anche dove esistono leggi in materia infatti, le sanzioni effettivamente comminate sono pochissime.

I controlli sono poco frequenti, e i proprietari incivili lo sanno bene. Basta dare un’occhiatina fugace a destra e sinistra, e se non c’è nessuno si può andare via senza problemi.

Una sanzione che non viene applicata non è una vera sanzione. La cosiddetta “certezza della pena”, tanto sbandierata in diritto penale, in questo caso non si applica.

Se so che non rischio quasi nulla comportandomi in un certo modo, non avrò alcun incentivo a fare la cosa giusta. Sarebbe più opportuno che le sanzioni fossero all’ordine del giorno, e notevolmente ridotte.

Una sanzione di 30€ ad esempio, applicata con regolarità quando non si raccolgono i bisogni del cane, sarebbe già un deterrente formidabile.

Il problema di fondo

Oltre all’inciviltà di alcuni il problema ha radici ben più profonde in molti casi: la quasi totale assenza di spazi verdi adeguati dove portare il cane. Circondati da cemento, siamo alla continua ricerca di un aiuola un po’ più grande dove il cane possa fare i suoi bisogni, o di un giardinetto dove possa divertirsi un po’. Cosa si potrebbe fare?

  • Prevedere delle aree verdi sufficientemente spaziose e delimitate da recinzioni adeguate, potrebbe essere un primo passo verso la civiltà.
  • Installare dei cestini “porta-cacche” ad ogni angolo di strada, con un piccolo distributore di sacchettini igienici (come quello qui sotto)

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A queste belle iniziative dovrebbe essere accompagnata una campagna di sensibilizzazione sull’argomento. Il senso di civiltà di alcuni non migliorerà, è chiaro.

Ci sarà sempre il genio che vedendo un distributore di sacchettini li prenderà tutti (siamo sempre in Italia), ma il cambiamento passa anche da qui. Col tempo riusciremo magari a cambiare le cose, e raggiungere una convivenza serena fra gli amanti dei cani e il “resto del mondo”.


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