La Sindrome del cucciolo nuotatore

Oggi parliamo di una patologia non molto frequente e singolare nelle sue manifestazioni: la sindrome del cucciolo nuotatore. Ad esserne colpiti sono soprattutto i cuccioli di cani con zampe corte, come i bulldog, ma si registrano molti casi anche di cuccioli di Boxer.

Come si manifesta

Ad esserne colpiti sono i cuccioli nei primi giorni di vita. La sindrome infatti inizia a manifestarsi intorno al 15esimo giorno di vita con sintomi abbastanza evidenti:

  • Zampe posteriori rivolte all’indietro 
  • Zampe anteriori molto larghe
  • Impossibilità ad alzarsi

Personalmente l’avrei chiamata Sindrome del cucciolo paracadutista, dato che la posizione ricorda molto quella di persone appena saltate da un aereo.

cane-paracadutista

Cause

Le cause esatte non sono note, ma esistono diverse ipotesi: come quasi sempre è un misto di fattori genetici, ambientali e nutrizionali.

Fattori genetici

Non è stato ancora dimostrato, ma generalmente si tende ad escludere dalla riproduzione le madri che abbiano dato alla luce cuccioli con questa patologia.

Fattori ambientali

La superficie troppo dura dell’area dove la madre ha partorito, potrebbe favorire lo sviluppo della sindrome, secondo alcuni. Per prevenire questa circostanza basterebbe rendere la superficie molto comoda con tappeti o cuscini imbottiti.

Inoltre, secondo alcuni veterinari, a favorire l’insorgere della sindrome è anche la posizione in cui il cucciolo beve il latte materno (sempre a pancia in giù o zampe all’aria). In questi casi sarebbe utile mettere il cucciolo su un fianco di tanto in tanto.

Fattori nutrizionali

Qualche ricerca ha mostrato anche una possibile correlazione fra la sindrome del cucciolo nuotatore e il latte materno. Viene pertanto consigliato di allontanare il cucciolo affetto dalla sindrome e alimentarlo artificialmente.

Non si spiegherebbe però in questo caso, come mai sia solo un cucciolo ad essere colpito nell’intera cucciolata.

Terapia

Nel video qui sopra, il cucciolo di bulldog è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Non sappiamo di cosa si tratti esattamente e non possiamo dare informazioni più precise in merito.

Per molti anni i veterinari hanno consigliato di sopprimere i cuccioli affetti dalla sindrome, salvo poi ricredersi vista l’incredibile e miracolosa guarigione alla quale hanno assistito. Senza quasi nessun intervento esterno infatti, molte persone testimoniano una completa guarigione nei primi due mesi di vita del cucciolo, al punto che una volta cresciuti non è possibile distinguere un cucciolo sano da uno malato.

La fisioterapia può sicuramente accelerare il processo di guarigione, motivo per cui è sempre consigliabile farsi assistere da un veterinario in tutte le fasi della crescita (a meno che non vi consigli di sopprimerlo).


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