Le “nuove” regole sui cani (ord. 13 luglio 2016): niente di nuovo

Da qualche giorno girano sul web le ormai famose “nuove” regole in materia di cani. Si va dal patentino alla museruola, passando dall’obbligo del guinzaglio di 1,5m. La notizia è stata riportata e copiata un po’ da tutti. Qualcuno si è accorto che non è cambiato ASSOLUTAMENTE nulla?

Semplice proroga di una vecchia ordinanza

Credo che in pochi si siano scomodati ad andare a leggere il contenuto effettivo dell’ordinanza. Il diritto è difficile, si sa. Paroloni su paroloni per dire sostanzialmente niente alcune volte. Questa famosa nuova ordinanza cosa dice in sostanza?

1. L’efficacia dell’ordinanza 6 agosto 2013, come modificata dall’ordinanza 3 agosto 2015, e’ prorogata di ulteriori dodici mesi.

Che vuol dire? Vuol dire che c’era una prima ordinanza del 2013, fatta un po’ così su due piedi. Nel 2015 hanno deciso di modificarla parzialmente, rendendo l’organizzazione dei famosi “corsi” per il patentino a discrezione dei comuni. E nel 2016? Tutto invariato.

Ma allora perchè diamine alcune testate giornalistiche e un’importante studio legale si sono affrettati a scrivere titoli in pompa magna? “Nuove regole sui cani”, “Patentino per cani: le nuove regole”, “Padroni di cani: arriva il patentino”.

Vi state accorgendo adesso che è arrivato nel 2013?

Cosa dice l’ordinanza del 2013

Per i curiosi, o per chi non avesse avuto l’opportunità di informarsi, riportiamo in breve i tratti salienti dell’ordinanza del 2013, modificata da quella del 2015, e semplicemente riproposta dal quella del 2016.

  1. Il proprietario di un cane e’ sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose provocati dall’animale stesso.
  2. Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di sua proprieta’ ne assume la responsabilita’ per il relativo periodo.
  3. Ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali o cose il proprietario e il detentore di un cane adottano le seguenti misure:
    a) utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni;
    b) portare con se’ una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumita’ di persone o animali o su richiesta delle autorita’ competenti;
    c) affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente;
    d) acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonche’ sulle norme in vigore;
    e) assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive.
  4. E’ fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con se’ strumenti idonei alla raccolta delle stesse.
  5. I comuni e i servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali possono organizzare percorsi formativi per i proprietari di cani, in conformita’ al decreto ministeriale 26 novembre 2009, con rilascio di un attestato di partecipazione denominato «patentino»,
  6. Il medico veterinario libero professionista informa i proprietari di cani in merito alla disponibilità’ di percorsi formativi e, nell’interesse della salute pubblica, segnala ai servizi veterinari dell’azienda sanitaria locale la presenza, tra i suoi assistiti, di cani che richiedono una valutazione comportamentale
  7. A seguito di episodi di morsicatura, di aggressione o sulla base di altri criteri di rischio i comuni, su indicazione dei servizi veterinari, decidono … quali proprietari di cani hanno l’obbligo di svolgere i percorsi formativi.

Utilità di questa ordinanza

Praticamente pari a zero. Il fatto che i comuni “possano” organizzare i corsi per ottenere il patentino è un utile scarica barile del Ministero della Salute nei confronti dei comuni. Le regole sono sempre le stesse, eppure nella nuova ordinanza del 2016 viene riportato: “Considerato che permane la necessita’ di adottare disposizioni cautelari volte alla tutela dell’incolumita’ pubblica, anche alla luce dei recenti episodi di aggressione da parte di cani e degli incidenti, soprattutto in ambito domestico, legati alla non corretta gestione degli animali da parte dei proprietari;”

Considerato tutto ciò cosa state facendo per migliorare la situazione? Prorogare un’ordinanza inutile che prevede l’obbligo di portare la museruola in caso di bisogno? La museruola è la soluzione? Nei casi della non corretta gestione in ambito domestico degli animali, la museruola è effettivamente un’ottima soluzione…

Finché si continuerà a scaricare sulle spalle dei veterinari valutazioni che non competono a un medico, le cose non miglioreranno affatto. Gli unici veterinari che potrebbero fare valutazioni del genere sono i veterinari comportamentalisti, ma la non conoscenza (o ignoranza che dir si voglia), fa si che la figura del semplice veterinario sia vista come la soluzione a tutti i problemi.

Facendo un paragone umano, sarebbe come chiedere a un dermatologo di effettuare una valutazione psicologica di un carcerato. L’assurdità è evidente, ma solo a pochi. Le figure degli educatori e istruttori cinofili sono totalmente ignorate, nonostante siano gli unici in grado di poter dare semplici e banali regole di convivenza e rispetto reciproco, che eviterebbero episodi di aggressioni.


Non perdere tutti gli Aggiornamenti GRATIS: Clicca su Mi Piace!

Commenti

commenti