Ministro Galletti: “L’eutanasia nei canili non verrà reintrodotta”

Si è sentito a lungo parlare del “Piano per la conservazione del lupo”, la cui approvazione era prevista per il 2 febbraio (slittata poi al 23 a causa delle proteste degli animalisti. Non parleremo di questo argomento, dato che preferiamo attendere che ci siano notizie certe e definitive. Oggi ci soffermeremo invece su una “semi-bufala”, o meglio un’incomprensione scaturita dall’ambiguità della bozza del testo.

“Non solo lupi, il Piano prevede l’eutanasia dei cani di canile”

Quello che vedete qui sopra è il titolo apparso su alcune testate giornalistiche (soprattutto online), che hanno seminato il panico fra tutti gli amanti degli animali. Precisiamo fin da subito che non si tratta di una notizia vera, e come ha confermato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, non andrà in porto.

La confusione nasce da un testo reperibile online in cui era presente la frase “reintroduzione della possibilità di eutanasia dei cani dopo un periodo di mantenimento nei canili”. Si tratta probabilmente di una vecchia versione del Piano per la conservazione del lupo che risale a qualche anno fa.

Prendendo spunto da quella frase molte associazioni animaliste (tra cui l’ENPA) e molti quotidiani, si sono scagliati contro questo provvedimento. Tutto il Piano meriterebbe una revisione molto profonda e non dovrebbe essere approvato affatto in questo modo, ma per fortuna la parte riguardante l’eutanasia nei canili non è vera. 

La replica del Ministro Galletti

In un testo più recente (2015), dal quale è stato tratto quello attuale, la frase incriminata è diversa: “limitazione, cioè rimozione (effettiva o riproduttiva) pianificata dei cani e degli ibridi catturati su aree di limitate dimensioni, ma importanti come sorgente del fenomeno.”

Rivolgendosi alla deputata M5S Paola Taverna che aveva rilanciato le parole di un’associazione, il ministro Galletti ha affermato che “è falsa l’affermazione che il Piano preveda l’eutanasia dei cani randagi. La legge vieta espressamente l’uccisione dei cani e il Piano, come detto, non si pone in alternativa alla legge. Per rimozione, effettiva o riproduttiva, si intende dunque il contenimento in canile previsto dalla legge 281/91, o in alternativa la sterilizzazione. Nelle azioni per prevenire la presenza di cani vaganti e l’ibridazione lupo-cane, sono previste l’anagrafe canina, sanzioni più pesanti per chi abbandona o non custodisce a dovere i cani padronali, incentivi alle sterilizzazioni, vaccinazioni gratuite, campagne di sensibilizzazione: nulla che faccia riferimento all’eutanasia o all’abbattimento”.

Cosa dice la legge attualmente

Vale la pena di ricordare il contenuto del testo normativo in materia di cani vaganti. La LEGGE n. 281 del 14 agosto 1991, al punto 2, numero 2 prevede quanto segue:

2. I cani vaganti ritrovati, catturati o comunque ricoverati presso le strutture di cui al comma 1 dell’articolo 4, non possono essere soppressi.

Non riusciamo a spiegarci come sia possibile che l’Italia sia un passo avanti rispetto ad altri paesi europei in cui si pratica l’eutanasia quotidianamente, ma non sarà certo un Piano di conservazione dei lupi a portarci indietro di quasi 30 anni (almeno per adesso).


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