Papa Francesco: non amare cani e gatti e dimenticare i vicini

Papa Francesco, nell’udienza giubilare in Piazza San Pietro, ha pronunciato una frase che susciterà le critiche di molti e l’indignazione di alcuni.

“Troppe volte vediamo gente tanto attaccata ai gatti ai cani che poi lascia sola e affamata la vicina o il vicino. No no eh, d’accordo?”. 

In poche ore la notizia è diventata virale sui social network e gli attacchi si sprecano. “Il vicino mi ha avvelenato il cane”, “il vicino chiama la polizia quando il mio cane abbaia”, “il vicino non mi saluta”, e altre frasi del genere stanno riempiendo le bacheche di molti utenti.

Il messaggio è stato frainteso?

A nostro parere, si. C’è da dire che purtroppo le parole utilizzate lasciano molti spiragli a interpretazioni fantasiose. Facciamo un passo indietro, e ricordiamoci che è stato lo stesso Papa Francesco a dire anche gli animali andranno in paradiso.

Il messaggio che voleva trasmettere era un po’ diverso. Un’esortazione all’amore verso il prossimo, all’aiuto reciproco e alla benevolenza. Siamo sicuri che non abbia voluto criticare chi possiede un cane o un gatto, ma semplicemente fare un invito a dare lo stesso amore al nostro vicino di casa.

Papa Francesco avrà avuto cani?

Difficile saperlo. Potremmo provare a scrivergli una lettera e sperare in una delle sue tante risposte ai fedeli.

Per quanto oggi dichiarato non sembra plausibile. Chiunque abbia un cane o un gatto, sa bene come i rapporti con i vicini “non cinofili” sia burrascoso. Dovremmo spiegargli che esiste una differenza netta e abissale fra gli amanti dei cani e quelli che li odiano. Se per uno scherzo del destino si trovano ad essere vicini di casa, sono guai.

Si è dovuto intervenire perfino a livello legislativo, inserendo nel codice civile e nel codice penale, articoli che regolino la materia dei cani in condominio  o sui maltrattamenti. Possiamo fare tutti gli sforzi del mondo per aiutare un vicino in difficoltà, ma se poi è lo stesso vicino a mettere delle polpette avvelenate nel giardinetto sotto casa, non ha proprio senso.

Crediamo che quest’allusione all’amore verso gli animali sia totalmente errata da parte del Papa, e avrebbe potuto esprimere lo stesso concetto usando parole diverse. Abbiamo capito il suo messaggio e ci dispiace che sarà sottoposto a interpretazioni folli, ma l’amore per gli animali è su un altro piano rispetto a quello verso le persone.


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