La Parvovirosi – Gastroenterite emorragica nel Cane

Parvovirosi

La parvovirosi è un’infezione piuttosto seria, che se curata può avere un esito positivo e una completa guarigione, ma che fa registrare un altissimo tasso di mortalità.

Si tratta di una malattia estremamente contagiosa che colpisce i cani domestici: i cuccioli sono i più colpiti in assoluto, ma anche cani adulti non vaccinati sono a rischio. Ma di cosa si tratta?

Il responsabile è il maledetto parvovirus, che colpisce le cellule che rivestono l’apparato digerente e che provoca una serie di danni collaterali, fra i quali: disidratazione, alterazioni elettrolitiche e metaboliche, infezioni batteriche secondarie.

Il contagio avviene attraverso il contatto con feci di animali infetti, ma dato che il virus è molto resistente all’ambiente esterno, può avvenire tramite “quasi” qualsiasi cosa. Nel caso in cui si sospetti che un cane sia affetto da parvovirosi, è opportuno isolarlo da tutti gli altri cani, e disinfettare ogni ambiente con candeggina.

Sbarazzatevi anche di tutti gli oggetti venuti a contatto con il cane (coperte, lettini, giochi), dato che il virus può resistere anche per parecchi mesi in ambiente esterno.

I cani più a rischio

  • cuccioli fra i 30 giorni e i 6 mesi di vita
  • cani non vaccinati

Il vaccino fa parte di quelli fatti annualmente dai veterinari ai nostri cani. I cuccioli nati da madri regolarmente vaccinate hanno meno probabilità di contrarre l’infezione e sarebbero colpiti in modo meno grave se dovessero contrarla. Il latte di una madre vaccinata aumenta anche i livelli degli anticorpi nei cuccioli.

Per approfondire l’argomento: Vaccinazioni del cane: tutto quello che c’è da sapere

Sangue nel vomito e nelle feci del cane

Dopo un periodo di incubazione di circa 5-10 giorni dal contagio, iniziano a comparire i primi sintomi, che frequentemente sono sangue nel vomito e nelle feci.

Le feci sono liquide con un odore caratteristico molto forte e nauseabondo. E’ importante fare molta attenzione a sintomi iniziali, dato che la morte può sopraggiungere nell’arco di due giorni.

Sintomi principali

  • Vomito con sangue e maleodorante
  • Diarrea con sangue o muco
  • Stanchezza e ridottissima attività fisica
  • Inappetenza e dimagrimento
  • Tachicardia
  • Disidratazione
  • Temperatura corporea elevata
  • Leucopenia (anomala riduzione dei globuli bianchi)

Nel caso in cui il virus sia stato trasmesso dalla madre durante la vita intrauterina, i cuccioli infetti possono sviluppare una miocardite (una malattia infiammatoria del cuore), che può risultare in un’insufficienza cardiaca e morte improvvisa.

Prevenzione e cura

Come abbiamo già detto i cuccioli sono di norma protetti dall’infezione parvovirale grazie agli anticorpi materni. E’ possibile prevenire l’infezione vaccinando i cuccioli prima che raggiungano le 8 settimane di età e ripetendo la vaccinazione ad intervalli di 3-4 settimane sino al raggiungimento delle 16 settimane di età.

Nonostante il vaccino però, quando gli anticorpi materni diminuiscono e il cucciolo non ha ancora risposto ai vaccini, il rischio di sviluppare malattie dovute a organismi infettivi è più elevato.

Per evitare il contagio di altri cani è opportuno isolare quelli “infetti”, o anche solo in dubbio, e disinfettare gli ambienti frequentati con candeggina abbondante.

Il parvovirus canino è estremamente resistente e può sopravvivere per mesi nell’ambiente nonostante la presenza di detergenti per la casa.

Non approfondiamo l’argomento “cura”, perchè visto che non c’è niente che possiate fare a casa, è assolutamente obbligatorio rivolgersi a un veterinario nel più breve tempo possibile.

A titolo informativo, il veterinario provvederà immediatamente a invertire disidratazione, alterazioni elettrolitiche e metaboliche causate dalla malattia e prevenire o risolvere infezioni batteriche secondarie attraverso un trattamento antibiotico.

Gli obiettivi fondamentali sono eliminare dolore, vomito e diarrea, restituendo al cane una buona qualità della vita e scongiurando la morte. Nella maggior parte dei casi, il cane sarà ricoverato in ambulatorio e sottoposto a una terapia medica intensiva in isolamento.

Per approfondire l’argomento: Vaccinazioni del cane: tutto quello che c’è da sapere


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