Fateveli due conti quando abbandonate un cane

Pubblichiamo oggi una lettera di un volontario trovata sul web. Non siamo riusciti a risalire all’autore, ma saremmo lieti di aggiungere il suo nome alla fine del testo qualora lo volesse.

Una lettera piena di amarezza, e in parte rassegnazione per come vanno le cose. Una lettera sicuramente scritta da chi ha vissuto in prima persona la sofferenza che tutti i volontari quotidianamente vedono con i loro occhi. Crediamo di fare loro del bene, ma a volte dimentichiamo che anche stare dentro un canile è una forma di maltrattamento, per quanto ben gestito possa essere.

Il cane è un animale sociale, libero, esploratore, che adora giocare e stare in compagnia. In canile non ha nulla di tutto ciò. Ecco la lettera:

Fateveli due cazzo di conti quando decidete di sbarazzarvi del vostro cane!

Perchè chi non ha mai visitato un canile non si può nemmeno immaginare la tristezza che esce da ogni gabbia. 

Chi non ha mai lavorato in un canile non la conosce l’espressione del cane quando vede allontanare il suo proprietario. 

Non lo sa il danno psico-fisico che gli sta infliggendo. 

Andate un giorno d’inverno, quando dal freddo si raggomitolano in se stessi.

Andate un giorno d’estate quando dal caldo cercano aria in un box claustrofobico. 

Andate un giorno, a caso, a vedere per bene, il cane anziano che non conosce il mondo. 

il cucciolo che non trova stimoli, il cane che gira su se stesso, quello che si mangia i gomiti, quello che nonostante tutto scodinzola, quello che ha perso la fiducia, quello che ha perso la speranza. 

Andate a fare volontariato, a vederli morire sulle vostre gambe dopo 17 anni di gabbia perchè sterilizzare è contro natura. 

Portate i vostri figli. Mostrategli la sofferenza inflitta gratuitamente da chi per la nascita di uno di loro non poteva più occuparsene. Fategli vedere di cosa è capace l’uomo. Cosa sa fare. 

Poi… andate anche a fare in culo. 

 


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