Russia 2018: migliaia di cani randagi condannati a morte PETIZIONE

Così come accaduto tante volte in passato in occasione di importanti manifestazioni sportive, anche per i mondiali di calcio è partita la caccia ai cani randagi che popolano le strade delle città russe che ospiteranno le partite di calcio.

Un usanza barbara che si ripete anno dopo anno, manifestazione dopo manifestazione. Perchè poi? Perchè un turista idiota che va a guardare le partite non può reggere la vista di un randagio che si fa i fatti suoi per strada? Le motivazioni ufficiali sono “per assicurare un piacevole e sicuro soggiorno” e “per dare una buona immagine”, ma questa immagine ci fa ribrezzo.

Le associazioni animaliste locali si stanno battendo per denunciare lo sterminio dei cani randagi presenti nelle città che ospiteranno le partite, ed Ekaterina Dmitrieva, dell’associazione animalista City animal protection foundation, ha lanciato una petizione per fermare lo sterminio.

Vi invitiamo a firmarla col cuore, così come hanno già fatto un milione e mezzo di persone:

Petizione Fermiamo la strage di randagi per i Mondiali di Calcio in Russia 2018!

Anche la Lega Nazionale per Difesa del cane si unisce alla protesta, e nel sito ufficiale si legge quanto segue:

“Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, la vita di un randagio varrebbe 130 Euro. Questo infatti sarebbe il compenso per chi uccide un animale senza casa. La cifra totale stanziata dal Governo di Mosca per questa “pulizia” è altissima, pari quasi a 2 milioni di dollari. Ekaterina Dmitrieva ha lanciato una petizione a cui hanno aderito già oltre un milione di persone da tutto il mondo per chiedere alle autorità russe di utilizzare questi ingenti fondi per risolvere in altro modo, più civile e dignitoso, il problema delle popolazioni di randagi.

Oltre ad aderire alla petizione lanciata dall’associazione russa, LNDC lancia un appello a tutti i propri sostenitori: inviate una vostra foto con gli hashtag #LetDogsLive e #Russia2018 a redazioneweb@legadelcane.org. Tutte le foto verranno pubblicate sulla pagina Facebook di LNDC, in un album dedicato per testimoniare la nostra indignazione per questa situazione.”


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