Palermo – “Aiutatemi ad aiutarli“: se vivi, ma anche se sei solo stato di passaggio a Palermo, nella zona centrale tra il teatro Politeama ed il teatro Massimo, di certo avrai avuto modo di sentire queste parole, ripetute di continuo come un mantra.
A dirle è Nino Spina, personaggio noto nel capoluogo della città. In principio si pensava fosse un vero amico dei cani, un benefattore che devolve la sua vita al servizio dei cani.
Tuttavia da anni ormai i cittadini e le istituzioni palermitane hanno capito il gioco perverso dello Spina.
Cerca cuccioli, fa accoppiare senza criterio cani femmina, per poi dedicarsi al commercio dei cuccioli, chiedendo un contributo a chi adotta uno dei suoi cani, che regolarmente espone in strada.
Tale contributo, solitamente tra i 25 e i 50 euro (in certi casi, pare anche più di 100 euro), servirebbe a garantire chip e vaccini ai cuccioli, che però nel più dei casi sono sempre risultati non chippati e non vaccinati.
Da anni cittadini e associazioni hanno cominciato a battersi per impedire a questo individuo di continuare con il suo commercio, con l’affidare a sconosciuti cuccioli con un destino del tutto incerto.
Ecco le parole di Geraldina Piazza, animalista che lo ha denunciato ai carabinieri
Si vanta di fare fino a 300 euro al giorno, che vergogna. Mentre l’Amministrazione comunale fa la guerra agli abusivi, multa e fa chiudere bar e ristoranti o altri negozi per i gazebo o per due piante sul marciapiede, a questo signore tutto è permesso
Nel tempo questo signore ha collezionato varie denunce, segnalazioni e può anche vantare una pagina Facebook contro di lui, dal nome Fermiamo NINO SPINA, che conta oltre 1000 fan.
Aveva l’obbligo di dimora, che lo teneva lontano dai luoghi dove solitamente si metteva coi cuccioli, ma lo ha violato, così gli adesso si trova agli arresti domiciliari e così sarà per un anno.
Gli agenti di polizia, nel notificare il provvedimento del Tribunale di Palermo, hanno trovato sul tetto della sua abitazione una baracca con al suo interno 24 cani di varie età: tutti sequestrati ed immediatamente consegnati a varie associazioni, perchè vengano curati e parta l’iter corretto delle adozioni.
Speriamo possa trattarsi dell’ultimo capitolo di questa triste storia, fatta di crudeltà e guadagno sulla pelle di cuccioli innocenti.