Il fiuto del cane, si sa, è molto sviluppato e capace di sentire odori a distanze inimmaginabili per gli esseri umani, o addirittura sono in grado di captare essenze che noi non riusciamo proprio a distinguere.
Questa abilità viene utilizzata in moltissimi campi, di certo l’esempio più diffuso è quello dei cani che grazie al loro fiuto consentono in tutti gli aeroporti di trovare droga, soldi, esplosivi e molto altro.
Teseo, un bellissimo Golden Retriever, però non fiuta sostanze o oggetti pericolosi: con il suo naso cerca un particolare scarabeo, per aiutare gli studiosi a contarne le popolazioni e tenerne sotto osservazione lo stato di salute, per la tutela della biodiversità.
Partiamo dal chiarire cosa viene fiutato: il cosiddetto Scarabeo Eremita emette un feromone che da vicino è chiaramente identificabile anche dagli esseri umani, quindi molto facile da individuare per il cane. Teseo fiuta questa scia e rintraccia gli insetti di questa specie.
Perché è utile trovare questo Scarabeo? Si tratta di una specie molto importante, tutelata anche dalla Direttiva Comunitaria Habitat, dunque a livello Europeo.
La presenza di questo insetto è sintomo di un buono stato di salute dei boschi, mentre l’assenza è un campanello d’allarme.
Grazie al fiuto di Teseo, che viene addestrato da più di due anni nel contesto del progetto Life+ Natura “Monitoring of insects with public participation” (MIPP) per lo scopo, è possibile censire la popolazione e rilevare eventuali incrementi o diminuzioni nel corso del tempo.
Non è la prima volta che un cane viene impiegato nella ricerca di insetti, la differenza è che in passato è stato fatto per individuare specie invasive che dall’Asia sono arrivate in Europa arrecando notevoli danni, al fine di eliminarli.
In Nuova Zelanda invece, grazie sempre al naso di alcuni cani, è stato fatto un lavoro simile, ma per la salvaguardia di un uccello non volante, il kapoko.
Ecco Teseo alle prese con l’addestramento, in un video di due anni fa: