Un video, quello che vedete qui sopra, che non ci ha fatto ne ridere ne sorridere. Eppure pare sia questo l’intento di chi l’ha pubblicato sul famoso sito La Zampa, portale dedicato agli animali del famoso quotidiano La Stampa.
Il testo dell’articolo:
“Quante volte vi è capitato che il vostro cane non abbia alcuna voglia di tornare a casa e voglia invece continuare la passeggiata. C’è chi punta le zampette o chi, come questo Husky, mette in scena interpretazione da attore navigato fingendosi morto. Basta poi dirgli: «Dai andiamo» e lui si rialza subito per poi “ri-morire” appena capisce che si deve davvero tornare a casa.”
La nostra opinione
Possono esserci mille ragioni per le quali quel cane non voglia tornare a casa e non tutte hanno per forza a che fare con un maltrattamento. Il proprietario potrebbe essere il più gentile del mondo (anche se a giudicare dal video non si direbbe), e quel cane non voler rientrare ugualmente.
Che si fa in questi casi? Si resta fuori fino a notte fonda perché non vuole rientrare? Naturalmente no, ma di certo non si fa quello che fa l’uomo nel video: trascinarlo a terra legato per il collare.
La donna che riprende la scena ride. L’uomo prima lo trascina per terra, poi lo impicca ripetutamente. Lo accarezza brevemente, gli dice che è un “good boy” (bravo ragazzo), poi lo impicca nuovamente. Fa un cenno ad andare nella direzione opposta, e il cane si alza in piedi e inizia a camminare (ovvio). Poi fa per tornare verso casa e si rimette a terra (per essere strangolato nuovamente).
Ci sono cani che per gioco, su una superficie liscia come un tappeto, si lasciano trascinare. Altri ancora che su una piccola discesa con l’erba giocano a rotolare giu e poi risalire che lanciarsi di nuovo. Ma questo no. Questo non è un gioco. Essere trascinati sul cemento e per di più per il collo non è un gioco. Come possa venire in mente al proprietario di farlo e a La stampa di pubblicare un articolo del genere, proprio non riusciamo a capirlo.