E’ successo a Verdello, un comune di circa 8000 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Dopo le segnalazioni dei vicini di casa, disturbati dagli abbai, gli agenti della polizia locale si sono recati a casa di una donna in possesso di 20 cani.
Non è stato contestato nessun problema di igiene nella villetta con giardino dove vive la donna, e i cani erano tutti in buona salute. In caso contrario sarebbero state allertate le unità cinofile e i cani sarebbero stati posti sotto sequestro.
Le uniche contestazioni rivolte alla donna sono l‘elevato numero di cani e l’aver fatto costruire delle piccole cucce in cemento senza autorizzazione da parte del comune. Secondo una legge regionale della Lombardia, sembra infatti che sia consentito avere un numero massimo di 10 cani.
Il Regolamento regionale 13 aprile 2017, n. 2 sulla “tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo”, all’articolo 7 recita infatti che:
“..il proprietario può tenere i propri animali d’affezione nei propri locali o spazi abitativi, non a scopo di lucro e in numero limitato, senza necessità di segnalazione al sindaco. Per numero limitato, nel caso di cani e gatti di età superiore a sei mesi, s’intende un numero complessivo non superiore a dieci.”
Adesso la donna potrebbe essere costretta, a causa di una legge assolutamente priva di senso a dover far andare via la metà dei suoi cani. Non osiamo immaginare quanto possa essere difficile la scelta di chi mandar via, se questo regolamento dovesse essere effettivamente applicato.
Ci auguriamo che in casi come questo prevalga il buon senso. Viste le buone condizioni in cui erano tenuti i cani (tutti di piccola taglia), non avrebbe alcun senso allontanarli dal loro gruppo familiare solo perché lo dice uno stupido regolamento regionale. Visto che non sarebbe possibile farli adottare tutti, molti di loro si ritroverebbero quasi sicuramente in canile.
Voi cosa fareste al posto della donna?