Video-chiamare il proprio cane potrebbe diventare realtà

L’International Consumer Electronics Show (detto CES) è uno degli eventi più attesi e seguiti dagli appassionati di tecnologia. Si tiene una volta l’anno a Las Vegas, Nevada. In questo evento vengono presentate al mondo tutte le novità del mondo della tecnologia e dell’elettronica. Alcune avranno fortuna, altre meno, ma quel che conta è che l’immaginazione non ha limiti.

Negli ultimi anni è stata mostrata particolare attenzione al mondo degli animali domestici, e nel 2016 la fantasia dei progettisti ha sfornato delle idee discutibili ma interessanti. Una di queste è quella che vedete nel video qui sopra. Una sorta di telefono con video-chiamata incorporata che “dovrebbe” permettere ai proprietari di chiamare il proprio cane a casa da solo e viceversa.

Abbiamo qualche dubbio.

Telefonare al cane per sapere come sta

Credo sia il sogno di tutti. Quando siamo obbligati a rimanere fuori casa e non possiamo portare il cane con noi, uno dei desideri più forti sarebbe quello di poter telefonare o mandare un sms/whatsapp al nostro cane per sapere se è tutto ok.

Gli americani sono andati oltre l’immaginazione e hanno progettato un mini schermo ad altezza muso, e un pulsante con una zampa disegnata attraverso il quale, non solo potremo telefonare al nostro cane, ma anche viceversa! Un segnale acustico sul nostro cellulare ci avvertirà della chiamata in arrivo, mentre se fossimo noi a chiamare il cane lo schermo si illuminerà con il nostro faccione e potremo chiamarlo a voce.

La nostra opinione

Sulla fattibilità del progetto non abbiamo dubbi. Sarebbe piuttosto facile insegnare al cane come telefonarci e lo stesso si può dire per farlo venire davanti lo schermo quando si illumina. So che potrebbe sembrare un sogno che si avvera, ma ci sono molti lati negativi, che le case produttrici sicuramente non terranno in considerazione: il punto di vista del cane.

Personalmente credo che i miei cani starebbero davanti lo schermo a sentirmi parlare; una volta chiusa la conversazione, vedendo lo schermo nero, inizierebbero a provarle tutte per farmi uscire da quella scatola infernale (sono esperti in giochi di attivazione mentale). Proverebbero nell’ordine a:

  • Spostare/graffiare lo schermo con le zampe
  • Mordere
  • Tirare (con la bocca) tutta la scatolina per vedere se c’è qualcosa dietro
  • Abbaiare
  • Premere il pulsante per richiamarmi in continuazione

Tutto l’apparecchio (che avrà un costo notevole se mai dovesse essere commercializzato), verrebbe ridotto in pessime condizioni nel giro di pochi giorni.

Al di la del lato economico, e per quanto possa sembrare un’invenzione assolutamente geniale, dal punto di vista del cane non è granché. Stiamo considerando la questione solo dal nostro punto di vista: lo vediamo, gli parliamo, siamo più tranquilli.

Se ci spostassimo dal suo punto di vista: vedo il mio umano, mi parla, non capisco un c…, va via, le provo tutte per farlo ritornare, mi stresso, lo richiamo, c’è di nuovo, mi parla di nuovo, non capisco un c… di nuovo, va via di nuovo, lo richiamo di nuovo… e così all’infinito. Questa scenetta potrebbe andare avanti fino a quando non prenderemo una decisione che ci spezzerà il cuore: non rispondere a una chiamata del nostro cane. 


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