Paure, fobie, insicurezze del cane
Un cane che ha paura del mondo è forse una delle sfide più difficili per chiunque si trovi ad affrontarle. Il senso di impotenza che ci pervade quando ci troviamo di fronte il nostro cane, terrorizzato da qualcosa e non sappiamo come aiutarlo.
Anche per un educatore cinofilo il compito non è semplice. Bisogna trovare le chiavi giuste, fare le richieste giuste e relazionarsi in modo impeccabile. Per riuscire in una simile impresa è indispensabile osservare il cane molto attentamente, per capire a fondo le ragioni del suo disagio.
Per questo motivo le indicazioni contenute in questo articolo sono puramente indicative. Come ripetiamo spesso ogni cane è una storia unica e irripetibile, e non c’è una regola magica valida per tutti.
Mai come per un problema del genere, è assolutamente indispensabile affidarsi a un professionista serio e capace, che ci possa indirizzare nel cammino giusto e aiutarci passo dopo passo a superare insieme questa grande problema.
La relazione con l’umano
Il punto di partenza deve essere naturalmente una buona relazione con il suo umano. Se il cane non si fida di lui, come può fidarsi del mondo esterno che fa tanta paura?
Per costruire una relazione sana con un cane che manifesta un forte disagio ambientale, la prima cosa da fare è mai costringere il cane a fare qualcosa che lo spaventa. Avete presente “soffro di vertigini/sali su grattacielo”, “paura dei ragni/prendine uno in mano”, “paura della gente/vai a un concerto in uno stadio gremito di gente”?
In questo caso si parla del cosiddetto flooding (allagamento in inglese), ovvero una tecnica molto usata in passato anche in psicologia umana, secondo la quale per superare una fobia ci si dovrebbe sottoporre a degli stimoli molto forti legati alle nostre paure.
Questa tecnica è tutt’oggi usata sia in ambito umano che cinofilo, ma comporta gravi rischi per il paziente (umano o cane) che potrebbe addirittura veder aumentare le sue ansie. Da non praticare.
Il concetto di fondo che dobbiamo trasmettere al cane è che nulla di male può accadergli quando è al nostro fianco. So che è facile a dirsi, ma ci vuole tempo, pazienza e dedizione per risolvere un problema come questo.
Piccoli traguardi
Procediamo quindi per piccoli traguardi, piccole vittorie. Immaginiamo che il cane abbia paura delle persone e del mondo esterno, e non voglia nemmeno uscire di casa. Il nostro primo traguardo sarà quello di fargli varcare la soglia di casa. Con pazienza possiamo avvicinarci gradualmente alla porta, e motivarlo con del cibo o dei giochi in mano.
Quando la paura è veramente eccessiva non c’è cibo che tenga. Lo rifiuterà. Non lasciamoci scoraggiare in questo caso, e cerchiamo un’alternativa che possa aiutarlo: la nostra voce, un gioco preferito, un carezzina o nessun contatto fisico.
Qualsiasi cosa ci faccia fare un passo avanti rispetto alla situazione precedente va presa in considerazione. Sembra scontato dirlo, ma purtroppo non lo è: mai usare le maniere forti.
Se avesse paura delle persone dovremmo iniziare presentandogli una persona a 50 metri la prima volta. Ridurre gradualmente la distanza quando il cane mostra di essere calmato e di non provare particolare disagio.
La cosa fondamentale è che ad ogni segnale di stress o ansia bisogna fare un passo indietro. Quando dico “un passo” non intendo precisamente un passo umano. Intendo dire che è meglio ritornare alla fase precedente.
Facciamo un esempio per capirci meglio: se avessimo gradualmente raggiunto lo step in cui il cane “tollera” la presenza di 3-4 persone senza mostrare segni di stress, e mostrando piccoli gruppetti di 7-8 persone si agita ed è nervoso, è opportuno ritornare a 3-4 persone.
In questo modo guadagneremo anche la sua fiducia, per averlo portato via da una situazione che lo metteva a disagio.
Tanta pazienza
I consigli in questa pagina sono da prendere solo come delle indicazioni. Come dicevamo all’inizio, un cane fobico è la sfida più grande anche per un educatore o istruttore cinofilo. Le ragioni che stanno alla base di questo disagio possono essere le più diverse, ed anche individuandole non è certo che si possa risolvere il problema.
La cosa migliore e più rispettosa nei suoi confronti è non forzarlo mai a vivere delle esperienze che gli causano malessere. Questo non significa assecondare le sue paure e farcene una ragione, ma piuttosto rispettare profondamente il nostro cane e aiutarlo ad abituarsi gradualmente alle esperienze meravigliose che la vita ha in serbo per lui.
Uno dei modi in cui i cani mostrano la paura sono i segnali calmanti. Ne abbiamo parlato in questo articolo: I segnali di calma