Va in Francia a prendere un Cane ma lo abbandona durante il ritorno

Dalla Sicilia fino in Francia per prendere un Cane, un Collie, per poi abbandonarlo in autostrada durante la via del ritorno. Questa è l’assurda notizia della quale parliamo oggi.

Andiamo con ordine, riprendendo i fatti.

Era il 20 Febbraio 2018, quando un autista di camion contatta la Polizia Municipale di Belforte Monferrato, in Piemonte, per segnalare la presenza di un cane in autostrada.

Così le autorità, recatesi sul tratto della A26 indicato, hanno trovato e tratto in salvo il cane in questione.

Fortunatamente il cane era soltanto sporco, ma in buono stato di salute: non era ferito e non aveva sino a quel momento causato alcun incidente.

Come da prassi, i vigili hanno per prima cosa verificato l’eventuale presenza di un microchip. Il chip è stato trovato, ma di provenienza straniera.

Purtroppo il microchip, francese, ha reso più complicato e lento il processo di identificazione del proprietario.

Nelle ore successive il cane è stato preso in cura da ENPA, che lo ha collocato presso il canile di Ovada.

Seppure con alcune difficoltà, si è riusciti a risalire all’allevatore, un francese di trent’anni, grazie soprattutto al web, che ha reso possibile grazie al suo tamtam di ridurre i tempi delle ricerche.

L’allevatore francese si è subito recato sul posto per riprendere l’animale, il cui nome è Nichel Crome.

Grazie all’allevatore poi le autorità sono risalite all’autore di questo gesto assurdo, anch’egli francese, ma oggi residente in Sicilia.

Ancora restano da chiarire alcune domande legate alla faccenda: se in un primo momento si pensava che il cane fosse stato acquistato, si è poi giunti alla conclusione che era invece stato donato, senza escludere ulteriori scenari:

La sensazione di alcuni volontari che conoscono bene il francese è che il cane sia stato usato come gesto di ripicca fra i due uomini di circa trentanni. l’aspetto positivo, oltre alla sensibilità dimostrata da tante persone, è che l’allevatore sia venuto fin qui per riprendersi il cane

Patrizia Ferrario, presidente dell’ENPA di Ovada

Di certo ci auguriamo che possa esser fatta luce sulla vicenda e presi i giusti provvedimenti nei confronti di chi ha potuto compiere un simile gesto.


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