Oggi andiamo un po’ al di là dei nostri soliti consigli sulla vita con il cane e sul modo migliore di relazionarsi con lui per creare un ambiente armonioso e rispettoso delle esigenze reciproche.
Oggi vogliamo criticare, solo criticare. Un articolo su un noto blog che si occupa di “addestramento” cani, supera ogni limite di rispetto e decenza e vogliamo parlarne. L’articolo completo lo trovate cliccando qui, ma riporteremo i passaggi salienti.
Il cane come gioco per i bambini
Partiamo da alcuni concetti base:
- Un bambino non può occuparsi di un cane
- Un cane non è un giocattolo per un bambino
- La vita, le esigenze e le aspettative di un cane non possono essere mortificate per far felice un bambino
- Prendere un cane come gioco per un bambino, equivale a dirgli “gli animali sono a tua disposizione, fanne quello che vuoi”
Crescere con un cane (o con un altro animale domestico) è un’esperienza unica per un bambino, indimenticabile e preziosa, ma anche un’ottima opportunità per noi per insegnargli cosa vuol dire rispetto, compassione, amore, empatia e tanti altri sentimenti molto importanti.
Tutto ciò, viene mortificato impunemente, con consigli assurdi e prese di posizione a dir poco egoistiche. Ecco alcuni passaggi:
Devono innanzitutto amare il gioco. Non devono poi avere un carattere dominante. Infatti non devono essere gelosi se il bambino non ha voglia di giocare con loro in un certo momento oppure se gioca con i suoi giocattoli e li isola.
Fermiamoci un attimo. Devono amare il gioco, ma a che gioco stiamo giocando? Un gioco coinvolgente anche per il cane, interessante, stimolante, o un gioco da tavolo per bambini che il cane deve pazientemente osservare senza fare cadere nulla?
Il “carattere dominante” meriterebbe un articolo a parte. Diciamo solo che messo qui, in questo contesto, con un link ad un articolo da brividi sulla dominanza, non c’entra molto. “Gelosi se il bambino li isola” cosa vuol dire esattamente? Cosa vuol dire gelosia nel cane?
In terzo luogo non devono marcare molto il territorio. Un cane caratterizzato da una forte territorializzazione tenderà ad essere geloso ed aggressivo se il bambino invade i suoi spazi. Infine devono essere pazienti e “sopportare” gli abbracci talvolta invadenti dei bambini. Non ci dimentichiamo poi che devono anche tollerare bene gli stimoli esterni: quindi non devono reagire male se il bambino gli tira la coda o le orecchie.
Quindi, proseguiamo: non devono fare pipi, non devono voler difendere un territorio che considerano casa, e infine devono SOPPORTARE un bambino malefico che gli tira la coda, le orecchie e lo abbraccia quando gli pare.
Rasentiamo il ridicolo. Si tratta di annullare totalmente un essere vivente, con proprie emozioni, esigenze e carattere, per metterlo a disposizione di un bambino come fosse un peluche da chiudere in un ripostiglio una volta finito il gioco.
Di solito per i bambini si preferiscono i cuccioli di cane, ma ricorda che anche una cagna può essere adatta se il bimbo è piccolo poiché con il suo senso materno proteggerà il piccolo anche se non è il suo cucciolo.
Banalità su banalità. Una cagna sviluppa generalmente l’istinto materno quando mette al mondo una cucciolata, e non sempre. Non sono rari i casi in cui si disinteressa dei cuccioli come se non fossero suoi, come se fossero capitati li per caso.
Inoltre, in alcuni casi questo istinto può permanere anche in futuro con altri cuccioli, anche non suoi, ma stiamo parlando in ogni caso di istinto materno rivolto ad animali della sua stessa specie.
Il salto verso i cuccioli d’uomo è tutta un’altra storia. Pensare di adottare una cane femmina immaginando che si prenda cura di nostro figlio o che lo protegga a priori per il suo istinto materno è semplicemente assurdo.
Vedi anche che tipo di impegno da parte tua richiede l’animale; se non puoi occupartene a pieno, scegli un animale poco impegnativo.
Se siete d’accordo anche con un solo concetto espresso in quell’articolo, vi consigliamo caldamente di adottare un bel peluche per vostro figlio.