Il comando “seduto” è forse il più naturale e il più facile da apprendere in pochissimo tempo. A cosa serve? Virtualmente a niente, ma inserito in un percorso di educazione e di conoscenza personale reciproca aiuterà a partire col piede giusto nella costruzione di una relazione con il cane.
Premessa
Esistono varie tecniche per insegnare al cane a sedersi. Alcune di queste implicano l’utilizzo della forza o di un guinzaglio. Non le utilizzeremo e non crediamo che siano il modo giusto per farlo, ma le citiamo giusto per conoscerle.
- Una prima tecnica consiste nel poggiare una mano sul posteriore del cane ed esercitare una pressione. Quando il cane si siederà toglieremo la mano. Questa tecnica si basa sul rinforzo negativo, ovvero: inseriamo uno stimolo negativo e fastidioso (la mano sul sedere che fa pressione) e la toglieremo quando il cane si siederà. Per non avere il fastidio della mano il cane imparerà a sedersi.
- In alternativa, con un cane che conosce la condotta al guinzaglio, alcuni utilizzano una variante della tecnica precedente. Tenendo il cane al guinzaglio molto corto gli si impedisce di abbassare la testa. Contemporaneamente si esercita pressione sul posteriore. Il cane non avendo scelta , non potendo arretrare, non potendo andare avanti ne abbassare la testa non potrà fare altro che sedersi. A questo punto si ricompensa con bocconcini o altro.
Entrambe queste tecniche utilizzano una pressione fisica ma anche psicologica sul cane, e non rappresentano il modo corretto per instaurare una corretta relazione con il cane.
Come insegnare il seduto
Molto più semplicemente, per insegnare al cane a sedersi, bisogna agire in questo modo.
Prendere qualcosa di molto interessante per lui (pallina, cibo prelibato, giochi). Deve trattarsi di qualcosa che non lo spinge ad arretrare o a restare lontano da noi, ma al contrario deve volerla a tutti i costi.
Se il cane è molto esuberante e ci salta addosso, teniamo l’oggetto (o il cibo) fra le mani all’altezza del petto. Non pronunciamo alcun comando in questo momento. Restiamo fermi, possibilmente senza guardarlo direttamente negli occhi, con l’oggetto fra le mani stretto all’altezza del petto in modo che non possa arrivarci.
Il cane a questo punto è probabile che inizi a saltare per cercare di raggiungerlo. Potrebbe anche iniziare ad abbaiare o lamentarsi (di solito ottiene molto più facilmente quello che vuole). Teniamo duro. Questa scenetta durerà per 30-40 secondi al massimo. Se il cibo o la pallina sono interessanti, il suo sguardo non si staccherà per un attimo dall’obiettivo, e sarà costretto a tenere la testa rivolta verso l’alto.
Questa posizione è piuttosto innaturale per lui, e dopo 30-40 secondi al massimo, passata la fase dell’eccitazione, il cane dovrebbe sedersi spontaneamente senza alcuna richiesta. In quel momento esatto, diamogli quello che vuole.
Se usiamo palline o altri giochi, è probabile che dopo non voglia più ridarvelo (vedi comando “lascia”). Per evitare che succeda, è meglio utilizzare del cibo in un primo momento.
Ripetete questa operazione per 4-5 volte, lodandolo con molto entusiasmo ogni volta che si siede, e iniziate gradualmente a inserire il comando “seduto” nella frazione di tempo in cui tenta di capire cosa gli state chiedendo.
Pronunciate il comando una sola volta e lasciategli un lasso di tempo per riflettere. Non pronunciate “seduto seduto seduto seduto”, ma piuttosto “seduto…. (4-5 secondi). seduto”.
Passaggio successivo
Se il cane inizia a capire cosa gli state chiedendo, si mostra più calmo rispetto a prima, ma ancora non sembra aver capito alla perfezione che gli state chiedendo di sedersi, possiamo modificare leggermente l’esercizio.
Piuttosto che tenere il cibo fra le mani all’altezza del petto, mettiamolo nel pugno della nostra mano (chiuso), e posizioniamo la mano sopra la sua testa. Anche qui, potrebbe saltare per raggiungerlo, ma dovremo cercare di rimanere fermi. Il principio è lo stesso di poco fa: restando con la testa rivolta verso l’alto (posizione innaturale), avrà istintivamente l’istinto di sedersi. Qualndo lo fa, ricompensate immediatamente il comportamento.
Togliere il cibo
Per eliminare lo stimolo del cibo si dovrà procedere per gradi. In un primo momento continuate a lavorare con il cibo, ma modificando la frequenza con la quale premiate il comportamento. Iniziate a premiare il “seduto” ogni due volte che esegue il comportamento. Chiedetegli il “seduto”, arretrate di tre passi, chiedetelo di nuovo e premiate.
Successivamente, una volta che avrà capito il meccanismo, potrete variare a vostro piacimento la frequenza del premio. Una volta premiate ogni due “seduto”, la volta successiva ogni 4, poi ogni 3. L’imprevedibilità di non sapere quando arriverà il premio stabilizzerà il comportamento, che verrà acquisito definitivamente dopo qualche giorno senza più bisogno di alcuno stimolo.