La storia del “cane che si rifiuta di essere adottato senza il suo compagno”

In molti avrete già letto questa notizia su alcuni quotidiani online o su Facebook, ma come sempre accade i giornalisti ricamano storie che servono soltanto a fare notizia. Che sia un Pitbull che sbrana qualcuno (salvo poi scoprire che si trattava di un’altra razza), o di un “abbraccio” che salva la vita ad un cane, la verità non è quasi mai quella raccontata dai giornalisti. 

La storia

lucy-sully

Questi due cani si chiamano Lucy e Sully, e sono state abbandonate in un rifugio nello stesso periodo: Lucy ancora cucciola e Sully già adulta. Dopo qualche mese di permanenza chiusa in un box, la vita di Lucy stava per cambiare. Alaina Brinton dopo aver visto le sue foto sul sito del rifugio, aveva infatti deciso di portarla a casa con se.

Una volta arrivata a destinazione è stata talmente sorpresa dal legame delle due cagnoline che ha deciso di portarle a casa entrambe: “Vedere la loro amicizia è stato toccante e ovviamente Lucy avrebbe passato la vita a cercare Sully, oltre al fatto che non avrei mai avuto il coraggio di dividerle”.

La critica

La storia avrebbe potuto essere raccontata in due righe come abbiamo fatto noi qui sopra, ma non avrebbe avuto nessuna risonanza. Il titolo avrebbe potuto essere “Donna adotta due cani invece che uno”. Chi l’avrebbe letta? Quasi nessuno. E allora come fare a creare una notizia? Basta aggiungere “Cane adottato si rifiuta di lasciare il rifugio senza il suo miglior amico”. 

Questo modo di raccontare non da una visione della realtà dei fatti, allo stesso modo in cui vengono spesso raccontati gli episodi di aggressione. Tutto ciò ci porta sempre più lontani da una comprensione vera del mondo del cane.

Vita in canile

Non mettiamo in dubbio che ci sia stato un legame fra i due cani. Non accade spessissimo, ma in alcuni casi è proprio vero: i due cani stringono un legame molto forte e diventano quasi inseparabili. Il merito di Alaina Brinton è stato accorgersi di quel legame, senza bisogno di ricamare sopra una storia commovente.

Per ragioni di spazio è prassi comune nei canili quella di mettere più cani all’interno dello stesso box (se le dimensioni lo consentono). Come vengono fatti gli accoppiamenti? Si tengono in considerazione vari fattori. A parte la socialità di ogni singolo individuo e la sua predisposizione ad accettare una “compagnia” all’interno del box, si mettono in conto taglia, sesso e somiglianza. E’ stato infatti provato che due cani sono più predisposti a interagire se l’altro ha dei colori simili al suo. Ne abbiamo parlato qui.

L’accoppiamento è sempre fatto nel migliore dei modi? Purtroppo no. Per avere la certezza di aver creato un buon binomio (o tre-quattro cani), bisognerebbe chiedere proprio a loro. Per quanto esperto sia il personale, il rischio di accoppiamenti sbagliati è sempre dietro l’angolo, e a peggiorare la situazione è l’ambiente molto stressante e pieno di stimoli negativi del canile.

In altri casi invece il due cani vanno d’accordo e stringono un legame molto forte. Se uno dei due morisse, o venisse adottato, l’altro ne soffrirebbe senz’altro. L’istinto di creare un gruppo sociale è molto forte nel cane, proprio perché hanno la consapevolezza che da soli non si va da nessuna parte.

Quale sarebbe la reazione di un cane se il suo compagno venisse portato fuori dal loro box? A volte proprio nessuna. Il cane che rimane dentro non ha nessuna idea di dove stiano portando il suo amico. Non ha consapevolezza di cosa sia un’adozione, un pre-affido. Alcun cani vengono portati fuori spesso, per vaccini, esami o per una passeggiata (nei canili più fortunati).

La cosa importante è non lasciarsi “abbagliare” da storie commoventi e titoli di giornale. Se adottiamo un cane che divide il box con un altro, è sempre meglio chiedere al personale di raccontarci un po’ il legame fra i due e, se ne abbiamo la possibilità, fare un pensierino sul prenderli entrambi. Non sempre ciò che appare corrisponde alla realtà, come nella storia qui sotto.

L’abbraccio salva-vita

Negli Stati Uniti, due cani condannati a essere soppressi in un canile di Atlanta, sono stati fotografati e pubblicati sui social network dai volontari dell’associazione animalista Angels Among Us Pet Rescue charity. La foto, che vedete qui sotto, ha fatto il giro del web in poco tempo, e gli ha permesso di essere adottati nel tempo record di poco più di 2 ore. Poco importa che la loro salvezza sia stata un casuale “abbraccio” fra i due, con tanto di didascalia “abbiamo tanta paura, perché ci sopprimeranno”.

Poco importa che sia totalmente falso, e che i cani non si abbracciano mai fra di loro in segno di affetto. Quello che importa è che questi due cani siano stati salvati dall’eutanasia. Noi umani siamo molto bravi a commuoverci guardando immagini di questo tipo, ma restiamo totalmente indifferenti guardando un cane che muore di fame per strada. Noi no, e sicuramente nemmeno i lettori di ZampeFelici.

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