Marocco – Non molto tempo fa vi avevamo parlato della situazione in Russia, dove in vista dell’edizione 2018 dei mondiali di calcio è in atto un vero e proprio sterminio, ormai quasi completato, dei cani randagi.
Purtroppo le grandi manifestazioni, comprese quelle sportive, lasciano spesso una scia di sangue di povere creature innocenti, che vengono eliminate come fossero cose per “ripulire” le strade.
Ancora una volta la storia sembra destinata a ripetersi ed è già ricominciata. Cambia soltanto l’area geografica di riferimento, ma non la spregevole sostanza.
Questo è il turno del Marocco, nazione candidata ad ospitare i mondiali di calcio del 2026.
In vista dei sopralluoghi che la FIFA svolge per assicurarsi dell’idoneità delle città e degli impianti sportivi, numerosissimi cani sono stati sterminati barbaramente, a fucilate.
Diversi testimoni riportano spari nella notte, in particolare nelle città di Taghazout, Aourir e Agadir. Altri riferiscono di diversi casi di avvelenamento.
Insomma, quello che pare evidente stia succedendo è un vero e proprio sterminio, di un animale, il cane, che in Marocco non è solitamente molto amato.
Se ad esempio i gatti sono ben visti dalla popolazione ed anche il bestiame viene in qualche modo rispettato, per i cani la vita è difficile, specie in occasioni di parate o grandi eventi.
Ucraina, Russia, Marocco sono soltanto alcuni degli esempi più recenti di come spesso la soluzione al problema del randagismo di molti governi sia la violenza e l’uccisione di animali indifesi.
A questo punto ci chiediamo se non siano proprio le associazioni come la FIFA a dover controllare e non assegnare competizioni così importanti a paesi che dimostrano un tale livello di inumanità.
In Marocco sono attive tante associazioni che combattono per il benessere dei cani e conoscono bene la situazione problematica: speriamo abbiano voce sufficiente per far sapere al mondo cosa sta succedendo e perché.
Da parte nostra, continueremo a cercare e riportare queste informazioni per dare più risonanza possibile alla vicenda.