Ridicolo test di pericolosità per il cane

L’ignoranza cinofila degli Stati uniti non smette mai di stupirci. Pochi giorni fa avevamo dato la notizia di giudice dell’Oregon che aveva ordinato il taglio delle corde vocali ad un gruppo di cani, mentre oggi siamo venuti a conoscenza di un test di pericolosità adottato in tantissimi canili americani per valutare la potenziale aggressività dei cani.

Siamo fermamente convinti che la maggior parte degli americani non dovrebbe avere cani. Tanto evoluti e tecnologici, piuttosto che far uscire un nuovo Iphone 8, dovrebbero aggiornare la loro cultura cinofila, ferma agli anni 50.

Il cane aggressivo

Per prima cosa diciamo subito che solo l’idea di creare un test valido per tutti è a dir poco insensata. Solo a pensarci, viene subito in mente questa immagine:

scuola-animali

 

L’aggressività di ogni animale, anche dell’essere umano, è legata all’individuo e a specifiche situazioni che possono far si che venga fuori. Ogni individuo ha un suo modo di manifestarla, con intensità e soprattutto motivi diversi che stanno alla base.

Creare un test valido per tutti, senza prendere in considerazione il contesto, l’individuo, le motivazioni di razza e di specie, la personalità di ogni cane, è non solo inutile e idiota, ma da criminali (viste le conseguenze).

Il test

L’articolo da cui abbiamo preso le informazioni è stato pubblicato sul New York Times, e potete trovarlo qui.

Bacon è un meticcio di Labrador di circa 2 anni (che vedete in foto in alto), sottoposto al test di pericolosità per valutare la possibilità di adozione.

Ha fallito.

Dopo essere stato liberato nella stanza dove si effettuano le valutazioni, Bacon ha iniziato a giocare e saltellare come un cucciolo felice e innocuo. Poco dopo però, gli è stata servita una ciotola di cibo, e subito dopo la Dott.ssa Sarah Bennett, un veterinario comportamentalista, ha messo una mano di plastica nella sua ciotola. Bacon l’ha morsa violentemente, e poi ha continuato a mangiare.

Per comportamenti come questo, e per molto meno, molti suoi simili sono stati condannati a eutanasia, in quanto non ritenuti idonei all’adozione.

Da circa 20 anni i canili americani utilizzano test come questo per valutare le possibilità di adozione. Nel caso in cui il test non venga superato non c’è un recupero, un percorso con un educatore, una seconda possibilità. C’è la morte, nel giro di qualche giorno.

I numeri sono impressionanti. Secondo l‘A.S.P.C.A., associazione americana di protezione degli animali, sono circa 670.000 i cani sottoposti a eutanasia ogni anno negli Stati uniti.

Per fortuna, qualcosa sta cambiando

Non tutti gli americani per fortuna sono degli idioti. Alcuni veterinari stanno iniziando a considerare questi test come obsoleti e irrilevanti. Tanto per fare un esempio, il Dr. Gary J. Patronek, professore in Medicina Veterinaria all’Università di Tufts afferma:

“Questi test creano situazioni artificiali e coercitive. I risultati ottenuti hanno la stessa validità del lancio di una moneta per decidere se un cane morirà o meno. Nel periodo più stressante per la vita di un cane, come quello di una detenzione in canile, lo si espone a un test mirato a provocare una reazione aggressiva. In una situazione come quella, il cane può avere una reazione che non avrebbe mai in un contesto familiare.”

Tanto di cappello al Dr. Patronek, così come tanti altri che si stanno (finalmente) rendendo conto dell’inutilità di test come questi.

Nel frattempo però, la Dott.ssa Bennett, che abbiamo citato a inizio articolo, continua indisturbata a eseguire test come quello qui sotto:

test-pericolosità

Bacon è il cane a sinistra, guidato dal genio della dottoressa. Ma che c…. di modo di far incontrare due cani!?! Due maschi, due reclusi in canile, due strozzati con un collare a strangolo, due guinzagli tesissimi.

Il pitbull sembra terrorizzato da questo incontro e preferirebbe essere nella sua cella piuttosto che stare li. Bacon è più sicuro di se, curioso, ma sembra indietreggiare nella foto. Non sappiamo quale sia stato l’esito di questo test, ma è comunque irrilevante e non ha alcun senso.

I risultati e l’adozione di Bacon

E’ impossibile calcolare quanti cani siano stati uccisi senza alcuna ragione, dato che questi test sono utilizzati da almeno due decenni. La loro credibilità inizia per fortuna a vacillare, ma non per tutti i cani che hanno perso la vita. Molti “esperti” ignoranti del settore hanno iniziato a credere che i test non siano attendibili a causa di alcune valutazioni positive errate. 

Fra queste c’è la storia di Blue, un cane abbandonato in canile per aver morso un bambino. Dopo alcuni mesi di detenzione è stato eseguito il test di pericolosità su Blue. Risultato: nessun pericolo. Dopo appena 6 mesi viene finalmente adottato da una signora di 90 anni. Il giorno stesso dell’adozione, Blue l’ha attaccata e uccisa.

A parte il fatto che dare in adozione un cane ad una signora di 90 anni e completamente assurdo, la cosa più sconcertante è che solo un episodio del genere ha iniziato a far nascere il dubbio (solo il dubbio!!!) che questi test siano inutili.

Per quel che riguarda Bacon, per fortuna è arrivato invece un lieto fine. Preso in carico dalla Linda’s Camp K9, un’associazione animalista, è stato finalmente adottato da una famiglia responsabile. Prima dell’adozione, è stato spiegato a tutti i componenti della famiglia come approcciarsi e come dar da mangiare ad un cane, in modo da permettergli di partire con il piede giusto nella sua nuova vita.


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