Oggi affrontiamo un argomento che può sembrare “inutile”, ma che può risolvere parte dei problemi di eccessiva agitazione del cane al nostro rientro (se siamo usciti senza di lui), oppure rendere le passeggiate più tranquille. Vi starete chiedendo: come può il modo in cui esco di casa infuenzare la mia passeggiata? Vediamo subito come. Avete mai sentito il detto “Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo (Lao Tzu)”‘?
Entrata e uscita senza cane
Di questo argomento abbiamo già parlato in diversi articoli. Vale solo la pena di ricordare alcuni passaggi fondamentali.
Nel mondo dei cani non è previsto “lasciare a casa qualcuno”. Tutto il concetto è quindi profondamente sbagliato per un cane. Se ci si sposta è per andare a caccia, o migrare in un altro territorio. Se si lascia indietro qualcuno, verosimilmente è malato o metterebbe in pericolo il resto del branco. Non ha proprio senso per lui che lo lasciate da solo in casa.
Fatta questa premessa, lasciare un cane solo in casa è purtroppo una necessità per molti di noi, e dobbiamo con molta pazienza trasmettergli calma durante queste operazioni. Molti consigliano di ignorare totalmente il cane quando ci si prepara all’uscita o al rientro, ma questo può essere utile solo con cani molto molto agitati. Da evitare anche lunghissimi discorsi pieni di ansia quando stiamo per lasciarlo per parecchie ore, e feste esagerate se siamo stati via un po’ più del normale.
I consigli contenuti in questo articolo sono da intendersi come, appunto, solo dei consigli. Ognuno di voi conosce il proprio cane e sa cosa funziona meglio per lui. In linea generale però, la moderazione dovrebbe essere la regola d’oro.
Uscire di casa pronunciando poche parole, possibilmente sempre le stesse, è un buon metodo. Con il tempo darà al cane un’informazione precisa sul fatto che state uscendo senza di lui, ma che sicuramente ritornerete a casa dopo un po’.
Allo stesso modo le “feste” al rientro dovrebbero essere moderate. Non vuol dire ignorare il cane totalmente (consigliato nel caso di cani iper-agitati), ma piuttosto di limitare i nostri saluti per evitare di caricare troppo di significato il nostro rientro. Così facendo ridurremo l’ansia quando si trova in casa da solo.
A proposito di ansia, frenesia e agitazione: vale la pena rileggere brevemente i nostri Consigli su come ridurre l’ansia da separazione
Inizio e fine della passeggiata con il cane
Anche qui, la calma prima di tutto. Il modo in cui si inizia una passeggiata è di fondamentale importanza per ridurre comportamenti troppo esuberanti mentre siamo fuori. So che è più facile a dirsi che a farsi, ma con un po’ di pazienza possiamo ottenere buoni risultati.
La maggior parte dei cani si agita enormemente quando si sfiorano il suo guinzaglio, il collare o la pettorina. Come dargli torto? Dopo tante ore passate in casa non vede l’ora di andare ad annusare un po’ in giro.
Durante le operazioni di preparazione all’uscita, il nostro atteggiamento deve essere di assoluta calma. Cerchiamo di pronunciare meno parole possibili, muoviamoci lentamente, come se fossimo in un replay. Non inseguiamo il cane per tutta casa per mettergli il guinzaglio e non forziamolo a indossare la pettorina.
Se nonostante la nostra calma il cane resta molto agitato, prendiamoci 5 minuti in più, facciamo un pausa, e mettiamoci a sedere di nuovo. A questo punto la faccia del cane potrebbe somigliare a questa:
“Ma come? Ti siedi? Stavamo uscendo!!!”
L’informazione che vogliamo far passare in questo caso e che non si esce con questo stato d’animo. Non appena notate che si è calmato almeno un po’ (potrebbero volerci anche 3-4 minuti per alcuni cani), alzatevi di nuovo per uscire.
Molti educatori consigliano di uscire per primi dalle porte, il che non è del tutto errato. Questo consiglio viene però preso troppo alla lettera da alcuni proprietari, che tengono con forza il cane dietro di loro quando passano la soglia di una porta, salvo poi essere trascinati per tutto il resto della passeggiata.
Passare per primi non è sinonimo di calma durante la passeggiata. Se passate per primi, ma subito dopo il cane fa quello che gli pare, non ha proprio senso. Piuttosto che utilizzare questo metodo, è molto più efficace instaurare quella che chiameremo la “routine dell calma”, ovvero: non si esce di casa fin quando sei così agitato!
Anche la fine della passeggiata ha la sua importanza. Se la passeggiata è stata “soddisfacente” e stimolante fisicamente e mentalmente, non avrete alcun problema. In questi casi il cane andrà probabilmente a bere dalla sua ciotola per poi mettersi a riposare da qualche parte.
In altri casi, dovrete cercare prima di tutto di rendere le passeggiate più interessanti (passeggiata lunga non è sinonimo di passeggiata interessante). Provate a cambiare percorso, portarlo in posti nuovi e più a contatto con la natura.
In secondo luogo, per far si che lo stato mentale del cane sia più rilassato possibile, cercate di trasmettergli la vostra calma esattamente come avete fatto prima di uscire. Quindi:
- poche parole
- movimenti lenti stile “replay”
- non inseguirlo
- non forzarlo a togliere guinzaglio e pettorina.
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