Il tono di voce da usare con il cane

Anche se sappiamo che la maggior parte delle informazioni fra uomo e cane passano attraverso il non-verbale (ovvero espressioni del viso, odori, posture, movimenti), il tono di voce ha un’importanza cruciale nella comunicazione.

Un tono di voce per ogni situazione

E’ molto probabile che ci abbiate già fatto caso: ci sono alcune situazioni in cui riusciamo a trasmettere (anche involontariamente) le nostre emozioni al cane tramite la voce. Un tono di voce molto acuto potrebbe eccitarlo eccessivamente, mentre un grido potrebbe spaventarlo.

Il cane sa cosa stiamo pensando, quasi sempre, ma a volte viene mandato in confusione dai nostri segnali contraddittori. Facciamo un esempio per capirci meglio.

Situazione tipo: il cane non torna. Il proprietario a 20 metri grida a più non posso per farlo tornare: “VIENI!!! Ho detto VIENI!!! Se non vieni subito non ti toglierò il guinzaglio per i prossimi 4 anni, ho detto VIENI!!!”

In questa tipica situazione, è piuttosto evidente che il cane non ha alcuna ragione per tornare. Ma perchè dovrei tornare da te se sei arrabbiatissima e mi gridi parole che non capisco?

Che tono usare e quando

Qualcuno sostiene che i cani rispondano meglio agli uomini rispetto alle donne, e questo potrebbe essere causato dalla differenza sostanziale del tono di voce.

Un tono di voce acuto è sintomo di gioia e allegria, ma anche frenesia ed eccitazione incontrollata. Un tono di voce basso al contrario trasmette fermezza e incute timore. Se per gli uomini è abbastanza facile imitare una vocina acuta, per le donne al contrario un tono basso è molto difficile da riprodurre in alcuni casi. Questa potrebbe essere una spiegazione per la maggiore attenzione che i cani (in alcuni casi) danno agli uomini rispetto alle donne.

Pensiamoci un attimo: anche fra i cani il tono dell’abbaio ha una connotazione particolare. Un tono acuto può essere attribuito a un invito al gioco, o più in generale a un cane di piccola taglia (quindi meno “spaventoso” per quanta autorità morale possa avere un piccolo cagnetto). Un tono basso, che include anche il ringhio vuole incutere timore ed è associato a cani enormi. Avete mai sentito abbaiare un Chihuahua e un Alano?

Tirando le somme, il tono di voce da utilizzare con il cane può e deve variare a seconda della situazione in cui ci troviamo. Se vogliamo invitarlo a giocare o a tornare se si trova lontano da noi, dovremo utilizzare un tono di voce alto e allegro, che gli dia voglia di seguirci o giocare con noi. Al contrario se vogliamo affermare il nostro punto di vista è preferibile usare un tono di voce più basso possibile.

MAI gridare: questo non ha proprio senso per un cane. E’ equiparabile ad abbaiargli in faccia, solo che sfortunatamente non abbiamo le capacità comunicative di un cane, e non ci capirebbe affatto.


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