5 Frutti Velenosi per i Cani

Quando un cane vede un uomo mangiare qualcosa, spesso comincia a fare gli occhi dolci ed ad elemosinare il cibo. Assecondare questo comportamento è sbagliato sotto diversi punti di vista, come evidenziato nell’articolo dedicato ai cani che disturbano i pasti a tavola.

In questo articolo vogliamo soffermarci su alcuni frutti che possono essere altamente tossici per i cani, cibi da tenere dunque alla larga e che richiedono, se accidentalmente ingeriti, una visita immediata dal veterinario. Non tutti i cani reagiscono allo stesso modo se mangiano questi frutti, tuttavia nel dubbio è sempre meglio escluderli a priori dalla loro dieta.

Uva (e uvetta)

L’uva è un alimento estremamente pericoloso per i nostri amici a quattro zampe: 10 chicchi d’uva infatti possono avvelenare ed uccidere un cane di 10Kg.

L’uva causa danni irreversibili ai reni ed i sintomi sono: vomito, debolezza (spesso il cane comincia a barcollare), dolore addominale, inappetenza e diminuzione della produzione di urina.

Il veterinario indurrà il vomito e/o procederà ad una lavanda gastrica, oltre a supportare i reni con abbondanti liquidi e farmaci specifici.

L’uvetta è contenuta in molti cibi, come ad esempio il panettone, uno dei diversi cibi natalizi dannosi per il cane. Bisogna essere sempre molto attenti!

Ribes

Come l’uva, anche i ribes causano gravissimi problemi ai reni dei cani: i sintomi mostrati dopo l’ingestione di questo frutto sono identici a quelli successivi all’ingestione di uva o uvetta ed anche le prescrizioni rimangono inalterate.

Ciliegie (Foglie e Noccioli)

La polpa delle ciliegie è un alimento sicuro per il cane, tuttavia è bene tenerle ugualmente alla larga per via della tossicità delle foglie e dei noccioli: entrambi infatti contengono cianuro, tossico per l’uomo ed ancora di più per il cane.

Un cane avvelenato dal cianuro presenta sintomi quali: iperventilazione, tachicardia, irritazioni della pelle, aritmie cardiache, vomito. Se non si agisce per tempo subentra il coma e successivamente la morte. Contro il cianuro esistono antidoti e terapie d’urto basate su ossigeno e somministrazione di liquidi.

Mele (Semi)

La mela, nel suo rapporto con il cane, somiglia in tutto e per tutto alla ciliegia: la polpa infatti non è assolutamente dannosa neppure in questo caso, ad essere dannoso è infatti il contenuto di cianuro dei semi.

Trattandosi dello stesso tipo di avvelenamento delle ciliegie i sintomi e le cure sono gli stessi e la corsa dal veterinario è indispensabile anche in questa evenienza.

Albicocche (Semi)

Ancora una volta il problema non è nella polpa della frutta bensì nei semi. Come abbiamo visto per ciliegie e mele, i semi contengono cianuro, veleno altamente tossico.

Anche in questo caso dunque si presentano problemi di tipo respiratorio e cardiaco, con i sintomi visti in precedenza.

Conclusioni

Ci sono alimenti dai quali i cani in natura starebbero naturalmente a debita distanza, senza rischiare nulla. Tuttavia, vivendo a stretto contatto con gli umani non possono far altro che pensare che ogni cosa che può essere consumata da noi possa essere ingerita anche da loro. Per questo bisogna stare molto attenti ed evitare assolutamente che il cane si avvicini alla frutta vista in questo post.

Ci sono invece altri tipi di frutta che non fanno male in quantità moderata: scopri quali leggendo l’articolo dedicato alla frutta per i cani: i migliori frutti da dare al cane.


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