Il cane si vede allo specchio?

Le reazioni dei cani quando si vedono allo specchio sono molto variabili: c’è chi abbaia, chi ignora totalmente, chi cerca di odorare l’immagine riflessa e perfino chi cerca di giocare. Qual è la percezione dell’immagine riflessa allo specchio?

Cosa vede il cane allo specchio

Per prima cosa torniamo su alcune informazioni base: nel cane la vista non è un organo primario come nell’uomo. Madre natura li ha dotati di un fiuto e di un udito straordinari, ma ha “dimenticato” di fare altrettanto con la vista. Ne abbiamo parlato in modo approfondito in altri articoli:

Partendo da questo presupposto non stupisce che la percezione allo specchio sia in qualche modo limitata, ma in questo caso il motivo non risiede solo nelle capacità visive. Guardando l’immagine allo specchio, infatti, il cane dovrebbe avere un’idea ben precisa di ciò che vede riflesso, e raccogliere una quantità considerevole di informazioni su se stesso e su ciò che si osserva allo specchio.

Secondo Liz Stelow, etologa del Veterinary Medical Teaching Hospital della University of California, “i cani pur riuscendo a riconoscere allo specchio altri animali o altri cani, non hanno la capacità di riconoscere se stessi.”

Le informazioni che la mente riceve guardando un’immagine riflessa sono notevoli e richiedono un ragionamento molto complesso: questo spiega ad esempio perchè i bambini non sono in grado di riconoscere se stessi fino a 18-24 mesi di vita.

Gli studi effettuati sui cani, che avevano come obiettivo quello di testare la capacità di trovare cibo o i propri padroni tramite uno specchio hanno dato risultati contrastanti. Tutto lascia pensare che i cani non abbiano la capacità di usare uno specchio, al contrario di altre specie.

Altri animali

Nel mondo animale ci sono altre specie che invece hanno buone capacità di riconoscere la loro immagine riflessa, come ad esempio: delfini, gazze, elefanti e alcune scimmie

Per verificare queste capacità viene eseguito un test banale e non doloroso: viene fatto un segno colorato su una parte del corpo dell’animale non facilmente visibile e si osserva la reazione allo specchio. Gli elefanti ad esempio, dopo aver visto il segno allo specchio, esplorano la parte interessata con la proboscide, proprio come farebbe un umano allo specchio che nota un segno sul viso.

Nel caso di altri animali, il riconoscimento passa anche attraverso alcune fasi: in un primo momento infatti, l’animale ripete movimenti insoliti, come se cercasse di capire la relazione fra i suoi gesti e quelli ripetuti dall’immagine allo specchio.


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