Questa frase l’ha detta o sentita almeno una volta nella vita ogni proprietario di un cane. Ma cosa c’è dietro questa domanda insolita?
Pregiudizio esagerato o problema reale?
Nessuno si sognerebbe mai di negare che c’è una probabilità più alta che due maschi o due femmine litighino, ma generalizzare può portarci ad avere un cane che ha una paura matta dei suoi simili dello stesso sesso, e la manifesta con l’aggressività.
Ogni cane è un essere unico con una propria personalità e proprie idee. Le esperienze che ha fatto nel corso della sua vita fanno di lui il cane che conosciamo. Una corretta socializzazione da cucciolo, con una varietà di essere umani diversi per taglia, colore della pelle, abbigliamento e sesso, avrà come risultato un cane equilibrato con il genere umano.
Ma cosa succede se invece non gli permettiamo di incontrare o semplicemente annusare altri cani solo perchè sono due maschi o due femmine? Trasmetteremo al nostro cane un messaggio sbagliato che non farà altro che aumentare l’astio nei confronti dei suoi simili.
Facciamo un esempio per capirci meglio: in un parco si incontrano due cani piuttosto giovani, 7-8 mesi ciascuno. I proprietari a distanza si vedono e iniziano il seguente dialogo:
- “E’ maschio o femmina?”
- “Femmina! Ma è molto buona.. gioca con tutti!
- “No, allora no! Anche la mia è femmina! Meglio evitare…”
Dopo questa conversazione i due percorreranno strade diverse, ma per farlo dovranno allontanarsi, magari mettendo il guinzaglio in tensione e accelerando il passo. Il messaggio che avranno recepito i due cani è che il loro umano è teso e giorno dopo giorno inizieranno a percepire gli altri cani coinvolti in queste scenette come potenziali pericoli (quindi: abbaio, ringhio, mi agito).
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Il carattere conta di più
Il messaggio che vorremmo far passare è che è molto più importante conoscere il proprio cane e saper prevedere come si comporterà in determinate situazioni. Non abbiate pregiudizi. Ma chi ha stabilito che due maschi e due femmine non possano giocare insieme?
Non neghiamo che due maschi, non castrati, con un buon caratterino e con un’educazione che lascia a desiderare, proveranno a fare i bulli uno con l’altro.
Non neghiamo neanche che due femmine nelle stesse condizioni precedenti proveranno a prevaricare l’altra (e quando litigano le femmine bisogna fare attenzione: un litigio in un parco fra due maschi è molto spesso “ritualizzato”, ovvero molto rumore per nulla, dentate a vuoto e ringhiate feroci. Se litigano due femmine possono farsi molto male).
Nonostante ciò nessuno dovrebbe dire “il mio cane è dominante con gli altri cani” perché è una frase che non ha senso. La dominanza esiste, ma soltanto fra cani appartenenti allo stesso gruppo familiare, non estranei. Un cane che “sfida” o vuole sottometterne un altro al parco non è dominante, ma è maleducato e non ha buone maniere con gli altri.
Educhiamo i nostri cani fin da cuccioli al rispetto degli altri e alla convivenza pacifica
Sarebbe più opportuno pensare questa frase al contrario: evitiamo di far credere al nostro cane che tutti gli altri siano un pericolo. Il cane è un animale pacifico, che odia il contrasto e farebbe di tutto per evitarlo. Siamo noi umani troppo spesso a mettere anche involontariamente certe idee nella testa dei nostri cani.
Che siano maschi o femmine, quello che più importa è che siano educati. Un cane educato è un cane felice.
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