Storia della Razza Carlino
Purtroppo non si hanno informazioni dettagliate sulla storia del Carlino: con ogni probabilità però si tratta di una razza che ha origini in Asia, in particolare in Cina. Nel sedicesimo secolo arrivò in Europa, si pensa ad opera di commercianti portoghesi, dove ebbe da subito un grande successo nelle corti nobiliari e negli ambienti molto facoltosi e potenti.
Il Carlino è stato il cane preferito nelle corti reali dell’Olanda e dell’Inghilterra, ma anche in Francia ed in Italia. Il nome della razza deriva da Carlo Bertinazzi, un attore molto famoso nel 1700, che indossava una maschera rugosa che ricordava il muso di questi cani, quando interpretava Arlecchino.
La razza è stata stabilizzata e riconosciuta nel mondo nella seconda metà del 1800.
Comportamento e personalità del Carlino
I Carlini sono cani gioiosi e divertenti, che amano stare con la propria famiglia: non è raro che diventino l’ombra del proprietario, seguendolo in ogni suo spostamento, anche dentro casa.
Addestramento del Carlino
Il Carlino è un cane che sa essere molto testardo, non a caso ha la fama di essere difficile da addestrare. In realtà si tratta di una razza intelligente, che ha bisogno di essere educata sin da subito, quando si adotta un cucciolo e lo si porta a casa.
Il carattere di ogni esemplare può essere molto diverso: molto dipende da come viene cresciuto dalla sua famiglia umana.
Il Carlino in Casa
Se correttamente addestrato il Carlino è tranquillo ed equilibrato, perfetto per la vita domestica. Se non viene educato però, non è raro che si presenti un cane che scava, abbaia spesso, ruba il cibo e mette in atto altri comportamenti assolutamente non auspicabili.
Il Carlino e i bambini
Solitamente i Carlini vanno molto d’accordo con i bambini, questo fa di loro una razza ideale anche per le famiglie con figli.
Ovviamente il bambino deve conoscere il limite tra quello che deve e non deve fare nell’interazione con il cane, oltre a dover considerare che la taglia del Carlino lo rende delicato ed allo stesso tempo un potenziale ostacolo durante il gioco: bisogna sempre stare attenti a non cadergli sopra.
La salute del Carlino
Questa razza non è di certo tra le più resistenti: a causa della conformazione e delle dimensioni infatti i problemi possono essere di varia natura. La loro aspettativa di vita è comunque abbastanza alta, aggirandosi tra i 12 ed i 14 anni.
Il Carlino, come tutte le razze brachicefale, è soggetto a problemi respiratori. Questi problemi si riscontrano maggiormente in cani in sovrappeso o esposti per troppo tempo a alte temperature, rischiando il colpo di calore.
Una malattia che colpisce in maniera statisticamente rilevante i cani di questa razza è l’encefalite: un infezione cerebrale che si manifesta con crisi epilettiche e può portare alla morte. Sfortunatamente ad oggi non c’è modo di prevenire e curare questo problema in maniera definitiva. Per far si che la diffusione sia minimizzata molto deve essere fatto dagli allevatori: è importante escludere dall’accoppiamento gli animali che ne soffrono.
Il Carlino inoltre può avere svariati problemi ortopedici, come molte delle razze molto piccole: dalla malformazione degli arti e quella delle vertebre, senza escludere patologie come la displasia.
Anche i grandi occhi tipici della razza sono inclini a diverse patologie, come ad esempio la secchezza degli occhi e l’ulcera della corea.
Per quanto sottolineato in questo paragrafo è molto molto importante che ogni cucciolo sia accompagnato da una documentazione dettagliata, che assicuri che provenga da un allevamento serio e da genitori in perfetto stato di salute.
Alimentazione del Carlino
Salvo particolari malattie o esigenze il Carlino può essere nutrito tranquillamente col normalissimo cibo per cani: chiaramente non tutte le crocchette o i cibi fatti in casa sono uguali e per questo è importante sapere cosa si fa mangiare al proprio animale. Anche l’alimentazione casalinga va benissimo.
Una raccomandazione importante va fatta sulla quantità, anche rispetto all’attività fisica: se il Carlino ingrassa troppo può andare incontro a tanti problemi e complicazioni.
Cura e Mantenimento del Carlino
Il Carlino perde notevoli quantità di pelo, per questo è importante spazzolarlo con cura un paio di volte alla settimana: l’operazione richiede pochi minuti ed aiuterà il pelo a rimanere sempre sano e forte, senza che la casa si riempia di peli in continuazione.
Settimanalmente è bene pulire con un panno umido o una salvietta delicata e disinfettante le pieghe e le rughe tipiche della razza, per evitare infezioni. Dopo aver eseguito la pulizia ricordati di lasciare il pelo asciutto, passando ad esempio un panno.
Con un shampoo delicato per cani è possibile lavarlo anche settimanalmente, se se ne presenta l’asigeza, sempre con la massima cura nell’asciugare l’animale una volta finito.
Standard fisici del Carlino (ENCI)
Pelo
Il pelo del Carlino è fine, liscio, morbido, corto e lucido; né ruvido né lanoso
Colore
Questa razza può avere varie colorazioni:
- Argento
- Albicocca
- Fulvo
- Nero.
Ognuno di loro nettamente definito, per avere un netto contrasto fra il colore, la striatura dorsale (striscia nera che va dall’occipite alla coda) e la maschera. Le macchie sono nettamente definite. Muso o maschera, orecchi, nei sulle guance, “segni di pollice” (ditate), losanga sulla fronte e striatura dorsale, tutti il più nero possibile.
Taglia
Peso ideale: 6,3 – 8,1 kg.
Deve avere una forte muscolatura, ma la sostanza non deve essere confusa col sovrappeso
Note e collegamenti esterni
Standard del Carlino completo: Scheda ENCI