Usa il collare elettrico per addestrare il cane: denunciato un 67enne

E’ successo a Occimiano, un comune italiano di 1.395 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte. Un uomo di 67 anni è stato denunciato a piede libero per abbandono di animali e porto d’armi abusivo, oltre che per maltrattamento.

La vicenda

I carabinieri di Occimiano la sera del 9 marzo hanno recuperato, insieme ai volontari del canile Baulandia, una femmina di pointer di 4 anni  all’altezza della rotonda di Borgo San Martino, sulla Casale-Valenza.

Al collo aveva un collare elettrico e per fortuna era dotata di microchip. Il cane era sicuramente scappato da quell’uomo ignobile che è il suo proprietario, per cercare di mettersi in salvo altrove.

La cagnolina è stata recuperata e messa in salvo. Dopo alcuni accertamenti i militari hanno trovato due telecomandi per collari elettrici nell’abitazione dell’uomo, e hanno scoperto inoltre che era in possesso di una carabina (con regolare permesso), custodita però all’interno della propria automobile, parcheggiata sulla pubblica via (assolutamente vietato).

Gli elettrodi avevano già creato sul collo del cane delle ferite (vedi immagine qui sotto), ma non è questo l’aspetto più preoccupante. Quello che ci lascia senza parole è il fatto che queste lesioni siano state causate dall’aver indossato il collare elettrico per un lungo periodo di tempo (parliamo di tantissimi mesi, se non anni).

danni-collare-elettrico

Non sono tanto le lesioni fisiche a preoccuparci, quanto l’abuso psicologico che questo cane ha dovuto subire per tantissimo tempo.

Cosa dice la legge

Purtroppo non dice molto. La vendita è libera, ma di fatto l’utilizzo è per così dire “vietato” (il che è una pazzia tutta italiana. Sarebbe come vendere pistole al supermercato ma poi vietarne l’uso. Che senso ha?

Nel 2005 l’ordinanza Storace (GU n. 158 del 9-7-2005), vietava l’uso del collare elettrico. Successivamente il TAR del Lazio in seguito a pesantissime proteste delle aziende che producevano questi collari, ha abrogato l’ordinanza che li vietava. La magra consolazione è una sentenza della Cassazione del 2007 che afferma quanto segue:

“…l’uso dei collari elettrici costituisce incrudelimento senza necessità nei confronti di animali, suscettibile di dare luogo quanto meno al reato di cui all’articolo 727 Cp: “ogni comportamento produttivo nell’animale di sofferenze che non trovino giustificazione nell’insuperabile esigenza di tutela non altrimenti realizzabile di valori giuridicamente apprezzabili.“

A quanto sembra il proprietario è stato denunciato anche facendo riferimento all’articolo 544 ter del codice penale (segno di molta confusione in materia). Vale la pena ricordare cosa prevede questo articolo:

(Maltrattamento di animali). – Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.

Art. 544-ter. – Codice Penale

Reclusione da 3 a 18 mesi o multa da 5000€ a 30.000€

Abbiamo parlato in modo approfondito di questi due tipi di collari se vi interessa approfondire l’argomento. Qui sotto i link:

Articolo: Il collare elettrico

Articolo: Il collare antiabbaio


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