Forse non tutti sanno che la maggior parte dei problemi comportamentali che ci si trova a dover risolvere da adulti, iniziano proprio quando si porta a casa un cucciolo.
In buona fede (anche se abbiamo avuto altri cani) ci comportiamo in modo errato e creiamo atteggiamenti e modi di fare sbagliati nel cane. Perchè?
Questo succede perchè, come di solito avviene, il cucciolo sarà separato dalla madre in pieno periodo di socializzazione. Questo periodo va orientativamente dai 30 ai 140 giorni (3-4 mesi).
Se il cucciolo viene adottato, ad esempio, a circa 2 mesi e mezzo, ecco che errori commessi in questa fase saranno controproducenti e a volte molto difficili da risolvere. Sta ancora imparando, ed è nostro dovere fare molta attenzione in questa fase.
1 – Non toccarlo in continuazione/prenderlo in braccio
Questa è una delle regole più importanti e forse la più sottovalutata. I cuccioli sono talmente belli che verrebbe voglia di averli sempre addosso, accarezzarli, coccolarli e quant’altro. Tutto secondo i piani, se non fosse che… il cucciolo lo odia!
Provate a immaginare di avere sempre mani addosso, in qualsiasi momento della giornata. Alla lunga chiunque avrebbe un esaurimento nervoso e un fastidio difficilmente tollerabile.
I proprietari si stupiscono dopo qualche settimana se il cucciolo inizia a mordere le mani. Ma in che altro modo dovrebbe dirvi che non vuole essere toccato?
Due comportamenti associati alle carezze continue sono: prendere in braccio il cucciolo ad ogni occasione e non rispettare i suoi tempi di riposo.
Un cucciolo ha energia da vendere, e può essere molto difficile gestirlo nei suoi momenti di “follia”. Ma dopo 10 minuti di corse sfrenate crolla, distrutto, sfinito come se avesse lavorato per 10 ore consecutive. I tempi di riposo vanno rispettati.
In mancanza di riposo il cucciolo diventa irritabile e nervoso, e in mancanza assoluta di sonno possono sopraggiungere anche problemi piuttosto gravi. A proposito: quanto tempo deve dormire un cane (anche adulto)?
Stessa importanza anche per il “non prenderlo in braccio”. Ha le zampe, ha voglia di esplorare il mondo, lasciamolo a terra.
2 – Creare un ambiente sicuro e confortevole
Dato che come abbiamo visto quanto sia importante il riposo, una delle prime cose da fare è creare un angolino riparato dove possa riposarsi tranquillamente. Meglio se non un luogo di passaggio.
Abbiate cura di rimuovere tutti gli oggetti pericolosi sparsi per casa, sia che si trovino alla sua portata o anche più alti: non sottovalutiamo le capacità del cucciolo. Potrebbe saltare, arrampicarsi, o trovare comunque un altro modo per raggiungere il suo obiettivo.
Per evitare che possa distruggere oggetti di valore, e rischiare si soffocare ingerendo oggetti non appropriati, facciamo una bella pulizia, meglio se ancor prima dell’arrivo del cucciolo.
3 – Stimoli
Non basta riempire la casa di giochi per avere un cucciolo felice. In questo periodo delicatissimo della socializzazione è di fondamentale importanza che il cucciolo venga a contatto con il maggior numero di persone possibili (diverse per altezza, colore della pelle, sesso, modi di fare), il maggior numero di luoghi e rumori e soprattutto che si senta a proprio agio in quelle circostanze.
Ogni esperienza deve essere fatta nel modo più “delicato” possibile. Per far socializzare un cucciolo non dobbiamo gettarlo in mezzo a una folla di gente, o in balia dei rumori. Ogni esperienza (possibilmente breve) deve essere piacevole e vissuta nel modo giusto. Cosa succede se non lo facciamo? Possiamo ritrovarci più in la con un cane razzista.
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4 – Abituarlo alla solitudine
Anche qui vanno fatte delle precisazioni. Abituare un cucciolo alla solitudine non vuol dire lasciarlo a casa da solo per ore e pretendere che si abitui. Ogni esperienza deve essere fatta in modo graduale e meno traumatico possibile.
Si potrebbe iniziare confinando il cucciolo in un ambiente ristretto della casa per 5 minuti. Aumentare via via i tempi di attesa, in modo che il passaggio sia graduale. Possiamo ad esempio lasciarlo in una stanza (sicura) e andare a fare un doccia, e dopo qualche giorno prenderci il lusso di andare a comprare il pane e lasciarlo solo in casa.
Se è importante prendere un cucciolo in un momento di ferie dal lavoro, in modo da avere tempo a sufficienza da dedicargli, ancora più importante è abituarlo alla solitudine. Anche se avete un mese libero, e potreste stare 24h su 24 con lui, forzatevi ad abituarlo alla solitudine.
La solitudine è qualcosa di profondamente innaturale per il cane, che non non verrebbe lasciato completamente solo dai suoi simili. Si tratta di un esigenza prettamente umana dover lasciare il cane per qualche ora in casa.
5 – Contattare un educatore cinofilo
Chi ha detto che un educatore va chiamato solo in caso di problemi? Non sarebbe meglio iniziare fin dai primi giorni col piede giusto, non commettendo errori e favorendo uno sviluppo caratteriale adeguato?
Se sono in pochi a contattare un educatore per una consulenza pre-adozione (ovvero un modo per farvi aiutare a scegliere il cucciolo più adatto alle vostre esigenze), sono ancora di meno quelli che scelgono un programma di educazione per cosi dire “preventiva”.
Forse a causa del costo delle lezioni, o forse perchè si pensa che sia inutile, sono pochissimi quelli che scelgono questa strada. In realtà, dato che appunto non ci sono problemi, basterebbero pochissime lezioni per avere gli strumenti adatti a far crescere il cucciolo nelle migliori condizioni possibili.
Si tratta il più delle volte di “educare” gli umani più che il cane stesso.