Oggi parliamo di un problema piuttosto diffuso, e per certi versi anche abbastanza difficile da gestire: il cane ruba il cibo lasciato in cucina.
Perchè lo fa?
Per prima cosa togliamoci dalla testa che potrebbe farlo per farci un dispetto. Il cane è un animale intelligente. Pensa, impara, sa di chi fidarsi e calcola i rischi meglio di un assicuratore. Ma i dispetti no. Quelli proprio non riesce a concepirli.
Ragioniamo troppo dal punto di vista umano e per l’ennesima volta vogliamo attribuire al cane dei sentimenti che non gli appartengono (come anche il senso di colpa). Abbiamo parlato del tema cani/dispetti in un altro articolo se volete approfondire l’argomento: Il mio cane mi fa i dispetti?
Le motivazioni per le quali può succedere sono tante e diverse. Potrebbe non avere un’alimentazione adeguata, avere sempre fame per un problema legato al metabolismo, potrebbe essere nervoso (perchè ad esempio lasciato solo in casa), e via dicendo all’infinito.
A chi non è capitato ad esempio di essere stressato, o nervoso, e mangiare la prima cosa che capita a tiro?
Al di la delle motivazioni effettive, quello che importa realmente è dare una lettura corretta di quanto accade, e per farlo dobbiamo necessariamente metterci dal punto di vista dei cani.
Molti cani hanno la tendenza a difendere il cibo ringhiando, e lo fanno in particolar modo in presenza di “minacce” vere o totalmente inventate.
Se può sembrare giusto infatti, che ringhi ad un altro cane mentre sta mangiando, è una valutazione assolutamente sbagliata ringhiare ad un umano per lo stesso motivo (eppure succede). In quel momento, pensa che voi potreste essere interessati ai suoi croccantini.
Prendiamo il caso invece di due cani che non difendono la risorsa “cibo” e immaginiamo che stiano mangiando contemporaneamente. Uno dei due finisce prima dell’altro e si piazzerà immediatamente dietro il suo amico in attesa che finisca. Il cane (quello che sta ancora mangiando), avvertirà la presenza alle sue spalle, ma continuerà a mangiare tranquillamente.
Una volta finito si allontanerà dalla sua ciotola, anche se è rimasto cibo all’interno. Allontanarsi dal cibo è un segnale che vuol dire “ho finito.. puoi avvicinarti alla mia ciotola”. L’altro cane si avvicinerà e si servirà di quello che resta.
Una situazione come questa, rapportata all’ambito umano, dovrebbe farci capire come il fatto che rubi il cibo da tavola non può essere visto come una mancanza di rispetto nei nostri confronti o una sfida al fantomatico “capobranco”. Se non siamo nei paraggi è assolutamente un suo diritto (dal suo punto di vista) servirsi di ciò che resta nella nostra “ciotola” se noi non ne vogliamo.
Cosa ben diversa è il caso in cui ci venga sottratto il cibo dalle mani, dalla bocca o dal piatto mentre stiamo mangiando. Questa circostanza è un po’ più grave. Se noi non ci permettiamo di togliere la ciotola mentre sta mangiando (e non dovremmo farlo mai), anche lui non dovrebbe mai permettersi di fare una cosa del genere. In casi come questi, contattate un eductore cinofilo, perchè difficilmente riuscireste a venire a capo della faccenda da soli.
Cosa fare?
Iniziamo da cosa non fare. Facendo una piccola ricerca su google ci siamo imbattuti in un articolo di un noto sito che si occupa di animali. Fra i consigli elencati si trovava il seguente:
- Scoraggiatelo a rubare il cibo associando suoni e sensazioni negative al furto. Magari nascondendo un allarme vicino al piatto: qualsiasi suono improvviso, anche delle semplici lattine, spaventa il cane. Funziona soprattutto con i cani sensibili, i cani piccoli ed i cani che sono un po’ nervosi, in particolare quelli che hanno paura dei suoni.
Non mettiamo in dubbio che possa funzionare, ma non è questo il modo in cui vogliamo intervenire. Un atteggiamento del genere non fa altro che distruggere la relazione. Il fatto che poi sia consigliato con cani piccoli, paurosi, sensibili o che hanno paura dei rumori forti, è quasi da criminali. Fare paura al nostro cane, soprattutto se ha poca autostima o delle difficoltà è l’ultima cosa che dobbiamo fare.
Noi siamo dalla sua parte, sempre e comunque. Siamo il suo porto sicuro, il suo sostegno, e non saremo certo noi a fargli paura.
Per prima cosa è importante assicurarsi che abbia un alimentazione adeguata. Chiedete consiglio al vostro veterinario se avete scelto un’alimentazione casalinga, o fate riferimento alle tabelle nutrizionali riportate sul retro delle crocchette. Un cane sazio avrà meno voglia di andare in giro per casa a “rubare” il cibo.
In secondo luogo è bene togliere tutto il cibo alla sua portata. E’ chiaro che se avete un Alano (che arriva comodamente a servirsi da tavola) dovrete fare più attenzione e chiudere il cibo in posti inaccessibili, ma nella maggior parte dei casi sarà sufficiente lasciare il cibo in posti relativamente più elevati.
Se non dovesse funzionare potreste (consigliato l’aiuto di un educatore) limitare l’accesso alla sala da pranzo o alla cucina.
Questo rimedio drastico potrebbe anche essere solo passeggero. Il cane sa bene cosa succede in cucina, dato che gli odori sono molto forti e invitanti e i suoi recettori olfattivi quasi 220 milioni. Limitando l’accesso date un chiaro segnale che non volete che si avvicini al vostro cibo, e dopo qualche settimana potrebbe anche essere sufficiente a non farlo più avvicinare a ciò che è nostro.