Di cosa si tratta
La displasia del ginocchio è una patologia che colpisce, con gravità variabili, molte razze e naturalmente anche i meticci. A seguito delle malformazioni che caratterizzano questa malattia, l’esito sarà certamente rappresentato dalla lussazione della rotula, ovvero uno spostamento di questo ossicino (la rotula) molto frequentemente verso l’interno o a volte verso l’esterno.
Questo spostamento fa si che l’osso, fuoriuscendo dalla posizione naturale, non permetta un corretto funzionamento dell’articolazione, causando dolore e riducendo la capacità di movimento del cane.
Cause
La displasia del ginocchio è una malattia congenita, ovvero presente fin dalla nascita, e soprattutto ereditaria. Nella maggior parte dei casi non si riconoscono infatti eventi traumatici alla base dell’insorgere del problema, per quanto resti una rara ma pur possibile eventualità.
Vista l’ereditarietà è assolutamente opportuno non far riprodurre cani che affetti da questa patologia, dato che quasi certamente anche nei cuccioli sarà presente. In assenza di una regolamentazione in materia, la riproduzione o meno di questi soggetti resta a completa discrezione dei proprietari o degli allevatori.
Razze più colpite e diagnosi
Questa malattia sembra colpire con maggior frequenza i cani di piccola taglia: Chihuahua, Cavalier king, Bichon frisè, Pincher nano, ma anche Bulldog francese in alcuni casi. Meno colpite le razze di taglia grande, anche se sono stati segnalati casi di Labrador, Golden retriever e Akita affetti da questa patologia. Naturalmente può esserne colpito anche qualsiasi meticcio che abbia genitori affetti da displasia del ginocchio.
La diagnosi è abbastanza semplice per un veterinario, anche alla prima visita del cucciolo. Il sintomo più evidente è un’andatura zoppicante sugli arti posteriori con uno dei due arti che si alza ritmicamente ogni due tre passi.
Una diagnosi precoce è assolutamente fondamentale per il buon esito della cura. Sebbene a volte, nei casi meno gravi, si preferisca optare per una terapia conservativa, nella maggior parte dei casi la chirurgia resta l’unica soluzione al problema. Soprattutto nei pazienti molto giovani (sotto i 6 mesi di età) è consigliato intervenire chirurgicamente quanto prima, dato che la lussazione determina un rapido danneggiamento dell’articolazione della rotula.
A seconda dei sintomi e degli esami radiologici, la lussazione può essere classificata in 4 gradi:
- Grado I – Provoca zoppia quando la rotula si trova fuori posto. Osservando camminare il cane, alza generalmente la zampa ogni 3 o 4 passi, piegando il ginocchio o facendo un piccolo salto.
- Grado II – La rotula fuoriesce dalla sua posizione facilmente. E’ riducibile manualmente ma si ripresenta immediatamente appena si allenta la pressione sull’articolazione. Si ha una leggera rotazione esterna della gamba. Se non curata porta all’insorgere di artrite progressiva, zoppia o sintomi più gravi. I cani con questo grado di displasia tendono ad utilizzare poco l’arto ed a mantenerlo in leggera flessione, con il ginocchio portato verso l’esterno.
- Grado III e IV– i gradi 3 e 4 sono i più gravi in assoluto. In questi casi la rotula è perennemente dislocata, con una notevole rotazione della gamba. C’è moderata zoppia. Nel caso di lussazione bilaterale, il cane tenderà a camminare con gli arti posteriori arcuati, ruotando le zampe verso l’interno e caricando il peso sulle zampe anteriori. Nel grado 4 il cane non utilizzaper niente l’arto, che viene tenuto flesso e con il ginocchio portato verso l’esterno. Se la patologia è bilaterale, è costretto a trascinare il posteriore.
Come dicevamo prima il trattamento dipende dal grado di dislocazione e dal livello di zoppia, ma in molti casi è richiesto un intervento chirurgico: la riparazione dei tessuti molli, la ricostruzione ossea o una combinazione delle due.